San Donato Milanese. In pochi mesi, lo scorso anno, gli incendiarono la sede della sua società immobiliare, due camion e un container. Un imprenditore di San Giuliano Milanese, però, non si è arreso e ha denunciato tutto. Sono scattati tre provvedimenti di custodia cautelare nei confronti di due gelesi (i nomi non sono ancora stati resi noti) e di un quarantasettenne di Melegnano. Secondo i pm della procura di Lodi e i carabinieri di San Donato Milanese, i gelesi avrebbero importato nell’hinterland lombardo gli stessi metodi intimidatori usati sul territorio siciliano. Minacce, richieste di denaro e gli incendi, sono stati ricostruiti dagli investigatori. Il titolare della società “Immobiliare Luce” avrebbe dovuto pagare circa 150 mila euro. Sarebbe stato fermato, in pieno giorno, da uno degli arrestati. “Mi manna a Stidda…”, avrebbe detto all’imprenditore, che doveva pagare subito. La vittima, però, non versò il denaro e così continuarono gli avvertimenti di fuoco. Tra marzo e giugno dello scorso anno, gli attentati ai suoi danni si sono ripetuti e secondo gli investigatori dietro a tutto c’erano i tre arrestati.
Un trentanovenne gelese, che risiede a Busto Arsizio, è stato trasferito in carcere. L’altro gelese cinquantaduenne, che invece risiede a San Donato Milanese, è sottoposto ai domiciliari, così come il quarantasettenne di Melegnano. Nei prossimi giorni, compariranno davanti a pm e giudici.