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Fasulo: "Non ho intenzione di candidarmi, i partiti? Non esistono più"

Gela. “Si continua a commettere sempre lo stesso errore. Si parte dai nomi dei candidati senza una condivisione dei programmi. Ormai in città non esistono più i partiti. Ci sono solo pochi gruppi che...

A cura di Rosario Cauchi
21 ottobre 2018 07:28
Fasulo: "Non ho intenzione di candidarmi, i partiti? Non esistono più" - L'avvocato Angelo Fasulo
L'avvocato Angelo Fasulo
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Gela. “Si continua a commettere sempre lo stesso errore. Si parte dai nomi dei candidati senza una condivisione dei programmi. Ormai in città non esistono più i partiti. Ci sono solo pochi gruppi che pensano di essere un partito”. L’ex sindaco Angelo Fasulo, che lo scorso gennaio rinunciò alla candidatura al Senato sotto il simbolo del Pd, è molto critico anche verso i dem. “Non vedo un’idea di Pd – spiega – è inutile parlare di schieramenti, non esistono più. Basta pensare a quello che si è verificato al governo, dove Movimento cinque stelle e Lega hanno deciso di andare insieme”. Dopo la sconfitta di tre anni fa, quando cedette il passo all’allora grillino Domenico Messinese (che disse poi addio ai pentastellati), Fasulo esclude un eventuale rientro. “Mi piace fare politica e se mi verrà chiesto darò un contributo – aggiunge – ma non ho alcuna intenzione di candidarmi”. Con partiti e schieramenti tradizionali ormai salati, anche l’ex sindaco non esclude che alla fine le alleanze larghe troveranno campo fertile. “Il vero problema non sono gli schieramenti – continua – ma cosa fare oggi per questa città. Purtroppo, anche noi abbiamo fatto delle scelte sbagliate ma adesso non bisogna più trincerarsi dietro a schieramenti inesistenti. Partiti e simboli non serviranno neanche per fare le liste, ma forse solo per alimentare altre liti. Servono idee condivise e scommesse su persone valide”.

La sua giunta chiuse l’iter del protocollo d’intesa, viatico alla riconversione green della fabbrica Eni di contrada Piana del Signore ma anche al drastico calo di occupati (una delle mosse che probabilmente pesò sulla sconfitta elettorale). Nonostante le ripercussioni negative, Fasulo critica la successiva gestione non solo dell’iter dell’accordo di programma ma anche delle risorse finanziarie delle compensazioni Eni. “A Livorno c’è già il bando per le imprese – conclude – invece per Gela manca un progetto di sviluppo. Fino ad ora, sull’accordo di programma si sono fatte solo chiacchiere. La nostra amministrazione comunale aveva iniziato a programmare, invece ora l’area di crisi di Gela è andata in coda insieme a tutte le altre. Non è stata spesa neanche una lira delle compensazioni Eni. Noi eravamo riusciti a stilare una programmazione, con opere specifiche da finanziare. Penso al fronte mare e ad altri interventi che sono stati del tutto abbandonati. La verità è che non c’è nessun vero accordo di programma”. Fasulo si tira fuori dalla ridda di nomi e “papabili”, ma lancia chiari segnali a chi la strada delle “alleanze per la città” vorrebbe percorrerla, oltre gli schieramenti.

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