"Nessuna assenza strategica in maggioranza", Di Stefano: "Incarichi? FdI guardi in casa propria"
Il sindaco non pare preoccupato dai “veleni” che stanno accompagnando il cammino quando la voce da analizzare è quella degli incarichi e degli eventi
Gela. L'approvazione sul filo di lana del Piano economico finanziario del servizio rifiuti e delle tariffe Tari ma anche il contratto Ghelas adesso già a regime, sono gli ultimi segnali che la maggioranza ha dato al sindaco Di Stefano e alla sua amministrazione, davanti a una minoranza che ha preferito una sorta di Aventino politico, salvo poche eccezioni. Servivano i numeri e sono arrivati dalla maggioranza anche se il bersaglio grosso rimane il bilancio stabilmente riequilibrato, per ora lontano dall'aula consiliare e ancora sotto ulteriori verifiche. Nella due giorni che ha permesso di varare Pef e tariffe Tari, oltre che fra i banchi quasi del tutto vuoti dell'opposizione, contrarita dal modus dell'urgenza costante, qualche assenza si è registrata tra i sostenitori del primo cittadino, sotto il simbolo del Pd. “Non si tratta affatto di assenze strategiche – spiega il sindaco – c'erano degli impegni, sia professionali sia familiari, ma non sono per nulla preoccupato”. Il capo dell'amministrazione, invece, è molto più diretto quando si tratta della strategia messa in campo dall'opposizione. “Dovrebbero essere i loro elettori a riflettere – continua – non capisco l'utilità delle assenze di massa. Egoisticamente, posso dire che mi agevolano il compito ma senza opposizione viene meno un certo ruolo di controllo e verifica. A tutti può capitare di sbagliare e se ci fosse un dibattito in aula, anche serrato, magari potrebbero emergere eventuali sviste o si potrebbe instaurare un confronto ulteriore”. Rispetto alla prima fase della sua amministrazione, il feeling bipartisan tra Di Stefano e la minoranza sembra ormai decisamente lontano. Il sindaco, inoltre, non pare preoccupato dai “veleni” che stanno accompagnando il cammino quando la voce da analizzare è quella degli incarichi e degli eventi. Diversi esponenti di opposizione sono convinti che il primo cittadino e i suoi abbiano abdicato al principio della trasparenza. Ieri, il coordinatore locale FdI Pierpaolo Grisanti ha posto il dubbio che la ridda di incarichi e affidamenti possa nascondere “mancette elettorali” in favore dei sostenitori di questa amministrazione comunale. “Se l'osservazione arriva da Fratelli d'Italia – aggiunge il sindaco – un sorriso me lo strappa, perché quel partito dovrebbe anzitutto pensare a ciò che sta accadendo in casa propria, a livello regionale, e alle vicende che si sono poste sul piano nazionale. Posso dire che la mia amministrazione è presente e non ha mai violato criteri di trasparenza e legalità. Sono pronto a spiegarlo in ogni sede. Se parliamo degli incarichi dei progetti Pnrr, finché la soglia minima ce lo consente, il criterio sarà sempre di dare precedenza a professionisti e tecnici locali. Fin dai tempi di “Agenda urbana” e ancora adesso con i progetti Pnrr, ho voluto dare precedenza a professionisti e tecnici locali e mi pare che nessuno possa lamentarsi. Quanto agli eventi, invito tutti a non soffermarsi sulla denominazione delle associazioni che ricevono gli affidamenti ma a valutare l'esperienza che hanno accumulato nell'organizzazione di iniziative, anche in passato. Chiaramente, quando si attivano invece procedure di gara, come per gli appalti dei progetti Pnrr, è giusto che ci sia un'apertura a tutte le aziende che hanno i requisiti. Infatti, diversi appalti sono stati assegnati a imprese non locali. Però, voglio solo precisare, rispetto agli incarichi, che anche in grandi città come Palermo, Catania o Messina, non si verifica mai che vengano assegnati a tecnici magari gelesi. Noi, nel rispetto delle norme, procederemo dando priorità ai locali, fin quando la normativa lo consente. A Fratelli d'Italia vorrei ricordare che proprio il governo Meloni è intervenuto sul codice degli appalti, apportando modifiche. Facciano pace con loro stessi”.
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