Gela. I sindacati, in maniera compatta, confermano il valore dell’operazione di ieri che ha permesso di individuare un imprenditore agricolo accusato di sfruttare i lavoratori, italiani e stranieri, imponendogli condizioni non in linea con i contratti e con la dignità. “La meritevole operazione della guardia di ginanza di Caltanissetta che ha posto fine all’ennesimo caso di sfruttamento di lavoratori da parte di un’azienda agricola che opera nel territorio di Gela rappresenta l’attenta e sempre piu incisiva presenza delle forze dell’ordine nella nostra provincia – dicono i segretari Rosanna Moncada, Emanuele Gallo e Salvatore Guttilla – ciò che altresi emerge è la costante e drammatica forma di sfruttamento che si alimenta di povertà e bisogno e che costringe tanti lavoratori a subire condizioni lavorative umilianti. Risulta altrettanto evidente che un’azione di prevenzione sia necessaria affinchè non si creino tali condizioni di necessità e di povertà che comportano sfruttamento e rischi per la sicurezza”.
Per i vertici sindacali di Cgil, Cisl e Uil, serve un sistema ancora più ampio di monitoraggio e controllo. “Ci troviamo di fronte ad individui che senza alcuno scrupolo non rispettano regole e uomini per ottenere profitto e che risultano agevolati da un sistema che dispone di poche misure preventive che potrebbero consentire un accesso trasparente e regolare al lavoro per un corretto incrocio tra domanda e offerta di lavoro agricolo e avere finalmente strumenti fondamentali al reale contrasto al lavoro nero, allo sfruttamento e al caporalato. Auspichiamo – concludono – pertanto un maggior impegno da parte dello Stato con un potenziamento degli ispettorati del lavoro e delle strutture di vigilanza”.