“Nel terminal non c’è amianto”, assessori: “Damante si scusi, fa allarmismo infondato”

 
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Le operazioni drive-in all'ex terminal

Gela. “Nel sito dell’ex terminal bus di Brucazzi, che è stato scelto per effettuare i tamponi drive-in, non c’è assolutamente amianto”. Il vicesindaco Terenziano Di Stefano prende le distanze da quanto denunciato dal deputato regionale grillino Ketty Damante, che solo qualche ora fa ha segnalato la presenza di amianto nelle coperture dell’ex terminal, ancora oggi di proprietà dell’Irsap. “Damante dovrebbe scusarsi con la città e dimettersi – continua Di Stefano – ci sono i dati dei campionamenti che addirittura vennero disposti dall’allora presidente Asi Giuseppe Pisano. Si indica chiaramente che quelle coperture contengono fibre di cemento e sono del tutto esenti dalla presenza di fibre di amianto. Uno dei dirigenti locali di Irsap, il dottor Enrico Burgio, ci farà avere tutte le carte lunedì e ha spiegato che già l’ex Asi aveva provveduto alla rimozione dell’amianto da tutte le strutture di proprietà dell’ente. Nel classico stile del Movimento cinquestelle, si crea allarmismo, in una fase molto delicata, nella quale l’amministrazione comunale sta cercando di intensificare i tamponi e arrivare ad una copertura quasi totale con gli screening sulla popolazione”. L’assessore alla sanità Nadia Gnoffo esclude qualsiasi pericolo per chi verrà sottoposto ai tamponi nell’ex terminal. “Perché gettare discredito sempre e comunque, anche con dichiarazioni infondate? – dice – quella struttura è di proprietà di Irsap ma non c’è assolutamente la presenza di amianto. Anzi, dobbiamo ringraziare sia il titolare dell’attività commerciale che è presente in quel sito sia l’associazione Trinacria che si sono messi a disposizione gratuitamente. Non è accettabile che venga gettato fango su tutto quello che stiamo facendo per affrontare una situazione molto difficile”. Non solo la denuncia sulla presunta presenza di amianto nel sito. Nelle stanze della giunta non sono piaciute neanche le parole degli altri grillini Nuccio Di Paola e Virginia Farruggia, che hanno sollevato dubbi sulla scelta di effettuare lo screening per le scuole, con gli istituti chiusi ormai da settimane.

“Onestamente, dal Movimento cinquestelle – dice l’assessore Cristian Malluzzo – mi sarei aspettato altre dichiarazioni, per invogliare tutti a rispondere allo screening. Solo in questo modo, potremmo avere dati chiari, anche se parziali. L’amministrazione sta affrontando una situazione senza precedenti e loro cosa fanno, creano altro allarmismo? Come si fa a dire che lo screening per le scuole non serve?”. Il tasto dell’emergenza sanitaria è sicuramente quello più sensibile in questo periodo e anche sul piano politico l’amministrazione comunale sa di giocarsi molto, in attesa di superare la fase più intensa del contagio.

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