Gela. Vanno anche oltre l’occhiata al “caso nazionale” suggerita dal deputato regionale nisseno Giancarlo Cancelleri, i grillini locali non sanno più come ripetere che non appoggeranno né il “civico” Lucio Greco né il leghista Giuseppe Spata. Per i pentastellati che al primo turno si sono dovuti arrendere con il loro candidato Simone Morgana non ci sarà un accordo elettorale. “A Gela non c’è un endorsement – dice il deputato regionale Nuccio Di Paola – non abbiamo accordi taciti o concreti. Lasciamo la massima libertà ai cittadini. Scelgano come meglio credono, valutando i programmi o secondo coscienza”. Di Paola, che è stato uno dei principali sponsor politici della corsa di Morgana, tiene a prendere le distanze da qualsiasi ipotesi. Non ci sarà né una riproposizione locale del patto M5s-Lega né un revival di quattro anni fa, quando a parti invertite fu Greco ad appoggiare l’allora grillino Domenico Messinese nel ballottaggio contro il sindaco uscente Angelo Fasulo.
“Abbiamo presentato una proposta elettorale con Simone Morgana e con tutto il gruppo del Movimento cinquestelle e coerentemente a quella proposta – conclude – non facciamo apparentamenti o endorsement”. I grillini vogliono stare alla larga dagli accordi per il ballottaggio ma dovranno anche concentrarsi sull’analisi di una sconfitta, che non è affatto piaciuta a molti attivisti e sostenitori.