Mazzarino. L’approvazione del Piano Finanziario 2024-2025 e delle tariffe Tari 2024, ha messo in luce, durante la seduta di consigilio comunale, “una maggioranza poco compatta e una giunta priva di una chiara visione politica e amministrativa”, sostengono Livio D’Aleo e Santo Vicari. “Se i consiglieri comunali sia di maggioranza che di opposizione hanno lamentato una scarsa informazione e documentazione relativa alla delibera in questione, ci chiediamo perché alcuni rappresentanti della maggioranza abbiano comunque votato favorevolmente mentre altri hanno abbandonato l’aula consiliare. Una situazione che denota divisioni interne e una preoccupante mancanza di coesione, tutto questo appena a sei mesi dall’inizio della sindacatura, quindi una maggioranza apparentemente granitica e coesa ma in realtà ricca di contraddizioni. Particolarmente grave è stata l’assenza di un vero dibattito durante la seduta consiliare, nessuno ha spiegato ai cittadini le ragioni a favore o contro l’approvazione della delibera né gli eventuali vantaggi intesi come servizi o svantaggi per la comunità. Da premettere che il sindaco durante la seduta consiliare ha dichiarato che venivano riconfermate le stesse tariffe Tari dello scorso anno, questo ci dovrebbe far riflettere. Non si può accettare né sentire la giustificazione di “mancanza di tempo” da parte del sindaco e della sua giunta. Per mancanza di tempo pare non abbiano potuto studiare e approfondire l’argomento, anche perché l’atto era già pronto a luglio e doveva essere votato in quel periodo, come accaduto per il Comune di Gela. Dal momento del loro insediamento, la priorità avrebbe dovuto essere la gestione economico-finanziaria dell’ente, cosa che evidentemente non è avvenuta. Purtroppo, l’unica attività visibile durante i mesi estivi è stata l’organizzazione di eventi musicali nel chiostro del Palazzo Municipale. A oggi, non abbiamo ancora visto un piano amministrativo chiaro né interventi concreti volti a migliorare la città. Le promesse elettorali restano disattese, mentre i problemi segnalati dalla cittadinanza continuano a rimanere irrisolti. Per fare un esempio, ancora non hanno individuato l’area idonea per la raccolta degli indumenti usati”, spiegano D’Aleo e Vicari.
Durante la seduta, il sindaco Faraci ha promesso un Piano Finanziario migliore per il prossimo anno, “ma il suo intervento è apparso debole e privo di contenuti significativi”, aggiungono.
“Visto il periodo natalizio, ci permettiamo di suggerirgli l’ascolto della famosa canzone “L’anno che verrà”, con la speranza che il 2025 porti finalmente azioni amministrative concrete e una politica di rilancio per la nostra città. Quanto alla sua giunta, finora si è dimostrata più abile nell’organizzare le decorazioni natalizie, che ben vengano chiaramente, su Corso Vittorio Emanuele, piuttosto che affrontare le vere sfide della città. Il regalo che l’amministrazione Faraci ha fatto ai cittadini è subito evidente: entro il 31 dicembre bisognerà pagare il 50 per cento dell’importo totale della Tari. Dicembre mese in cui le famiglie si preparano a organizzare al meglio le festività natalizie, sarà invece concentrato sulla Tari. Un provvedimento che danneggerà cittadini e commercianti. La città merita molto di più”, concludono.