"Mpa soap opera imbarazzante, lascino la giunta o il sindaco li mandi via", Licata: "Pd e M5s silenzio totale"

Gela.  Una "soap opera", ormai "imbarazzante". Il commissario della Dc Giuseppe Licata guarda a quanto è accaduto e continua ad accadere nei rapporti di maggioranza, soprattutto per quello che concerne la posizione dell'Mpa. Il caso è ormai noto, reso palese dalle elezioni provinciali. Gli autonomisti, ora in "Grande Sicilia", hanno appoggiato Tesauro e Forza Italia, pur stando nel "modello Gela" del sindaco Di Stefano. Un'antinomia politica che sta generando effetti collaterali, dato che il sindaco ha parlato chiaramente di un accordo "sacrificato" dai lombardiani, come confermato da uno dei consiglieri di riferimento del primo cittadino, Davide Sincero. Secondo Licata, non ci sono troppe vie di uscita. "Prima, il sindaco che afferma che Lombardo lo ha tradito, adesso il consigliere Sincero rincara la dose, spiegando che lo stesso Lombardo ha venduto la città per qualche posizione regionale. E poi, il nulla? Se la politica è serietà e coerenza – dice il commissario cuffariano - due sono le conseguenze inevitabili: l'assessore dell'Mpa e di Lombardo dovrebbe dimettersi dopo le accuse al suo leader oppure il sindaco dovrebbe mandare via gli autonomisti. Sembra davvero una storia d'amore, ti lascio o ti prendo dopo il tradimento?". I rapporti interni tra Di Stefano e gli esponenti Mpa, già all'indomani delle provinciali, sono diventati piuttosto gelidi. Non sembra un caso che il sindaco adesso spinga insieme ad altri primi cittadini del territorio per la chiusura della liquidazione dell'Ato rifiuti, mettendo in discussione il ruolo del comissario Lucisano, vicino agli autonomisti. Lombardiani che negli scorsi mesi, a Palazzo di Città, hanno ottenuto il via libera alla nomina di una dei componenti dell'Oiv, secondo molti legata proprio all'Mpa. "Quello che fa specie e stupisce – continua Licata – è il totale silenzio del Pd e del Movimento cinquestelle. E' imbarazzante, soprattutto per il Movimento cinquestelle che ambisce ad avere il prossimo presidente della Regione. Evidentemente, non c'è più la politica di una volta".