Gela. Soprattutto i forzisti, negli scorsi giorni, li hanno tirati in ballo, su più versanti. Per il parlamentare Ars Michele Mancuso, in città “sono un’anomalia”, schierati tra le fila della giunta Di Stefano, mentre il dirigente azzurro Nadia Gnoffo ha contestato l’azione del loro assessore di riferimento, Valeria Caci. Gli autonomisti fanno discutere e sanno bene di essere oggetto di un certo interesse, principalmente dalla parte del centrodestra ma senza trascurare più di qualche frecciata scoccata da alcuni “alleati”. “E’ vero, veniamo spesso tirati in ballo – dice uno dei dirigenti locali Mpa Ugo Costa – non mi interessa entrare nelle polemiche. Però, questo è positivo. Se tanti sono attenti a ciò che facciamo, significa che ci siamo e ci temono. Noi andiamo avanti per la nostra strada”. Il riferimento locale del partito, Rosario Caci, ha spiegato che è in atto una fase di riorganizzazione e il contatto è costante con il leader Raffaele Lombardo. “Il nostro rapporto con il sindaco Di Stefano è consolidato – precisa Costa – ci sono delle priorità, al di là degli aspetti meramente politici. Senza il bilancio stabilmente riequilibrato, tutto diventa difficile. Quindi, dobbiamo lavorare affinché si arrivi prima possibile a questo traguardo”. Gli autonomisti hanno una rappresentanza in giunta, appunto con l’assessore ai servizi sociali Valeria Caci, ma sono privi di un gruppo consiliare, dato che non sono riusciti a superare la soglia di sbarramento alle amministrative. Nonostante tutto, la loro presenza nel governo della città viene spesso vista sotto molteplici chiavi di lettura. Per gli esponenti di centrodestra, si tratta di una contraddizione in termini, dato che gli autonomisti sono nel governo siciliano guidato dal presidente Schifani, certamente distante dal “modello Gela”, sponsorizzato da grillini e dem. Gli stessi alleati, però, non sempre convergono verso la presenza dei “colori” autonomisti nella giunta Di Stefano.
I dirigenti Mpa hanno deciso che il progetto Di Stefano va sostenuto, dando pieno mandato all’assessore Caci. “Non mi pare che si possa parlare di ritardi nel settore servizi sociali – conclude Costa che ha avuto la delega in materia durante la sindacatura Greco – ci sono dei tempi dettati anche dai trasferimenti ministeriali e regionali. L’assessore Caci sta portando avanti le procedure necessarie per servizi che toccano l’intera comunità”. Indipendentemente dagli occhi puntati addosso, i lombardiani non hanno intenzione di recedere dal loro posizionamento a livello locale. Lombardo, su un piano regionale, ha già stretto intese con l’ex forzista di punta Gianfranco Micciché e con il sindaco di Palermo Roberto Lagalla. Qualche scenario potrebbe mutare pure sul territorio, dove gli autonomisti sembrano ancora vicini a nuove adesioni, come quella dell’ex consigliere comunale e candidato a sindaco Salvatore Scerra. L’ex FdI non sembra aver rinunciato ad un eventuale avvicinamento ufficiale al Movimento per l’autonomia, anche se nulla per ora è stato formalizzato.