Movida molesta? Chiesta la condanna degli ex gestori di un locale di piazza Roma

 
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Gela. Sono accusati di disturbo della quiete pubblica. Per questa ragione, il pm Sonia Tramontana ne ha chiesto la condanna a due mesi di arresto ciascuno.

Verranno valutate le perizie prodotte. Al centro della vicenda processuale, ci sono due ex gestori del locale Punto Zero. Le contestazioni mosse nascono da una serie di esposti presentati dai residenti della zona di piazza Roma che, in più occasioni, segnalarono i rumori sempre più intensi provenienti dal locale e dagli spazi circostanti. Così, i due ex gestori sono finiti a processo. Alcuni residenti, invece, si sono costituiti parte civile con l’avvocato Giovanna Cassarà. Le accuse mosse agli imputati, che hanno sempre ribadito di aver rispettato tutti i parametri fissati dalla legge e dalle autorizzazioni rilasciate dagli uffici comunali, sono state decisamente rigettate dal legale di fiducia dei due, l’avvocato Laura Caci. Il legale, in aula, ha addirittura parlato di una sorta di “solidarietà tra vicini” nell’accusare gli imputati. In base alla ricostruzione difensiva, infatti, non ci sarebbero dati certi per collegare i presunti rumori molesti all’attività del locale, dato che a pochissima distanza, in quel periodo, c’erano almeno altri tre esercizi commerciali dello stesso tipo. La difesa, inoltre, ha ribadito che le lamentele e i presunti disturbi notturni vennero denunciati solo da alcuni residenti, quelli cioè che vivono negli stabili a ridosso dei locali notturni che si affacciano su piazza Roma. Il giudice Silvia Passanisi dovrà valutare le perizie prodotte in atti, realizzate da tecnici del settore scelti sia dalla procura sia dalle parti del giudizio. Proprio per questa ragione, con l’obiettivo di analizzare anche le autorizzazioni rilasciate ai due imputati, il giudice ha rinviato al prossimo 31 maggio per emettere il verdetto.

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