Movida & cazzotti, dal 2 dicembre nuovo presidio dei carabinieri in piazza Roma

 
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Gela. Il prossimo due dicembre sarà inaugurata la caserma dei carabinieri in piazza Roma.

E’ questo il primo segno tangibile delle istituzioni per rispondere all’emergenza sicurezza scoppiata nelle zone interessate dalla movida notturna. E’ stato il sindaco Angelo Fasulo a confermare la data d’inaugurazione della sede distaccata dei carabinieri, annunciata anche negli scorsi giorni. Il primo cittadino, per affrontare l’emergenza sicurezza in città, sottolineata dal pestaggio del gestore del Tropicomed, un locale che insiste sul lungomare Federico II di Svevia, e di un giovane in piazza Roma, ieri si è recato in prefettura a Caltanissetta. “La riunione in prefettura si è resa indispensabile per puntualizzare l’attenzione sull’ordine pubblico e capire quali sono gli interventi necessari da attuare – sottolinea il sindaco Fasulo – Stiamo lavorando sia per aumentare l’attenzione sulla movida che per un controllo esteso a tutto il territorio. Le forze dell’ordine hanno potenziato i controlli assicurando il proseguo del giro di vite indispensabile a garantire la massima tranquillità all’interno del perimetro urbano”. Dalle parole del primo cittadino i controlli delle forze dell’ordine e gli interventi investigativi sono gli elementi più importanti che caratterizzeranno l’azione di forza per contrastare l’emergenza sicurezza. “Nei fine settimana non è esclusa una maggiore presenza delle forze dell’ordine – aggiunge Angelo Fasulo – In oco tempo i cittadini hanno cominciato a rivalutare la città, avviando attività commerciali che contraddistinguono la movida gelese. Pochi teppisti vorrebbero contrastare questa buona abitudine, creando tensione mentre i cittadini riscoprono la movida e cominciano a popolare la città. Dobbiamo fermare questi soggetti che, per la loro pericolosità, non sottovalutiamo”. Le forze dell’ordine avrebbero già individuato alcuni soggetti ritenuti sensibili. Non sono mancate segnalazioni all’autorità competente. Qualcuno adesso potrebbe rischiare anche l’arresto.

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