Gela. Il primo parto dell’anno del reparto di Ostetricia darà alla luce un bimbo morto. I suoi genitori (S. C. e A. C. le iniziali rispettivamente del padre e della madre) lo avrebbero chiamato Paolo.
La tragica notizia in città segna un precedente preoccupante: quattro casi di feti morti si sono verificati nelle ultime tre settimane.
Ieri i medici del reparto di Ostetricia e ginecologia hanno confermato il decesso del feto, “oggi faremo partorire la giovane donna – assicura Michele Palmeri, direttore del punto nascita del locale presidio ospedaliero – Speriamo di potere farlo con un parto spontaneo.
Abbiamo appurato che la donna aveva portato a termine il periodo di gravidanza. Erano trascorse 40 settimane e, apparentemente, non dovrebbero esserci patologie rilevanti. Potremo effettuare una prima analisi solo dopo averla fatta partorire.
La signora era servita e aveva fatto dei controlli qualche giorno fa. Si è recata in ospedale dopo avere avvertito che il bambino non si muoveva più. Dagli accertamenti, purtroppo, abbiamo confermato le sue preoccupazioni riscontrando la morte.
Adesso l’incidenza dei feti morti è abbastanza significativa – ammette Palmeri – In meno di un mese abbiamo registrato già il quarto caso. Esiste una incidenza insolita che andrebbe approfondita anche con l’aiuto dei genitori, autorizzandoci ad effettuare specifici esami autoptici ai corpicini privi di vita. Fino ad oggi è stato possibile solo in uno dei tre casi.
Altri due hanno rifiutato la proposta dell’autopsia, che diventa determinante per capire le effettive cause. Possiamo proporla e non imporla. Tra le cause più comuni riscontrate, una placenta piccola, la madre portatrice e conseguenze di una patologia di genitori fumatori”.