Gela. L’ex consigliere comunale Simone Morgana, per la prima volta, si sbilancia. “Si, oggi me la sento”. Davanti ai portavoce, agli altri ex componenti del gruppo consiliare e agli attivisti del Movimento cinquestelle ha dato la sua disponibilità a candidarsi a sindaco e lo farà anche con il sistema Open Comuni di Rousseau. I grillini, con alle spalle il fallimento dell’esperienza Messinese, stanno tentando di stringere i tempi. A supporto di Morgana stanno certamente il senatore Pietro Lorefice, il deputato regionale Nuccio Di Paola e gli ex consiglieri comunali Vincenzo Giudice e Virginia Farruggia. Ma tra i grillini i problemi ci sono, eccome. La base fa fatica ad accettare la candidatura “blindata” di Morgana e all’incontro di questa sera nella sede del movimento, in piazza Martiri della Libertà, l’ex organizer del meetup Santi Ventura, grillino della prima ora, l’ha detto senza troppi giri di parole. “Ad oggi, non c’è un programma condiviso, non c’è un candidato – ha detto – ma solo poche persone che cercano di far passare all’esterno il miraggio dell’unità”. Per l’attivista, che molto spesso ha dato voce al malessere dei grillini storici, “le azioni messe in atto dai consiglieri hanno solo spaccato”. A Morgana, e più in generale ai pentastellati a lui più vicini, si contesta l’eccessiva tendenza a mettere da parte il meetup e l’assenza di una vera condivisione. La base vuole un gruppo coeso, ma senza esclusioni preventive.
Gli attivisti storici non sono favorevoli ad un movimento dove le scelte vengano dettate solo da “amici e parenti”, come ha spiegato ancora Ventura, e chiedono certezze non solo sui criteri ma anche su linee programmatiche precise, a cominciare dai rapporti con Eni e dalla tutela ambientale. Adesso, la parola spetta ai portavoce di un Movimento cinquestelle che, se arriveranno indicazioni dall’alto, potrebbe aprire ad intese con liste civiche, ma solo “quelle vere”, come hanno tenuto a precisare Lorefice e Di Paola. Se non verranno superate le frizioni interne, allora un nuovo fallimento politico potrebbe essere dietro l’angolo. Morgana, nonostante tutto, sembra voler rassicurare, “dobbiamo tutti condividere le responsabilità”, ha detto nel suo primo mini discorso semi-ufficiale. Una cosa è certa, dopo il flop Messinese i pentastellati si danno all'”usato sicuro”.