Gela. In città (e i numeri non mentono) la sinistra praticamente non esiste più. Il Partito Democratico è entrato in municipio ed è nella maggioranza del sindaco Lucio Greco, ma solo perché ha accettato di essere uno dei tanti pezzi della coalizione “arcobaleno”, addirittura insieme a Forza Italia. La sinistra locale (dopo un passato “ruggente”), invece, è stata messa in liquidazione. L’avvocato Francesco Castellana, che ha militato in partiti nati dalle prime scissioni (sostenendo Nichi Vendola) e poi ha seguito la parabola politica dell’ex presidente della Regione Rosario Crocetta, lo dice senza troppi giri di parole. “Il Pd? Non rappresenta più un’ideologia di sinistra – dice – alle amministrative, l’unico candidato di sinistra era Simone Morgana del Movimento cinque stelle. Il movimento oggi fa politiche sociali, quelle che la sinistra non fa più. Anche per questa ragione ho deciso di sostenere Morgana. Conosco la sua estrazione politica e l’idea programmatica che ha portato avanti è sicuramente di sinistra. Anzi, penso che oggi il Movimento cinque stelle sia un partito di sinistra”. Castellana, pur non essendo candidato, in campagna elettorale non ha fatto mistero del suo sostegno alla causa grillina e ha partecipato attivamente appoggiando Morgana e la lista pentastellata. “Certo che in città la sinistra non esiste più – continua – credo che sia vittima di afasia, dato che il Pd non sa più raccontare alla gente le politiche sociali, ma anche di amnesia, ovvero si è scordata da dove arriva. Il Pd non rappresenta più un’ideologia di sinistra e alle amministrative si è nascosto dietro un simbolo civico, proprio perché non sa più dire nulla a chi segue un’ideologia di sinistra”.
Per Castellana, quindi, al governo della città il Pd è andato insieme ad alleati che tutto sono, salvo che di sinistra. “La coalizione che ha vinto è solo una specie di Patto del Nazareno in versione locale – dice ancora – più o meno, il modello politico che vorrebbe Gianfranco Miccichè. Direi che i potentati si sono messi insieme per governare il territorio”. Gli errori del passato, però, pesano e tra quelli che sono stati travolti dalla parabola discendente c’è l’ex presidente della Regione Rosario Crocetta, in città per anni leader indiscusso del centrosinistra. “Non darei la colpa ad una singola persona – aggiunge – la responsabilità è più legata al sistema politico. E’ il sistema di governo che molte volte non è in linea con l’ideologia. Non giustifico nessuno, ma capita che andando al governo l’ideologia ceda il passo ad altro”. Castellana un monito lo lancia anche ai grillini. “Non sono assolutamente d’accordo con la scelta di correre sempre da soli, soprattutto quando si tratta di competizioni elettorali – conclude – sono per l’apertura ad altre forze veramente civiche, ma anche per la strutturazione di una rappresentanza territoriale stabile, che dialoghi con il territorio”.
I Grillini che conosco e con i quali ho cercato di capire, non dialogano, sono contro tutti i sistemi, loro sono perfetti, quello che sostengono gli altri sono bufale, loro sono i padreterno. Ma di che cosa stiamo parlando.
Ormai ci sono i comunisti da salotto con il portafoglio pieno i cosiddetti radical schic
ma andate a lavorare