Gela. L’inno di Mameli a tutto volume e la mano sul cuore. È così che Monica Contrafatto è stata accolta sul palco alla finale dell’ Estagiò, il grest estivo organizzato dalla parrocchia Santa Maria di Betlemme. Accompagnata dalle presentatrici, che per l’occasione hanno indossato i colori della bandiera italiana, la medaglia paralimpica ha raccontato della sua infanzia trascorsa giocando proprio sul piazzale di quella chiesa, passando per l’esperienza dell’esercito italiano fino alle ultime competizioni che l’hanno vista guadagnare il bronzo nei 100 metri femminili T63 agli Europei di atletica paralimpica di Parigi lo scorso 13 luglio. “Sono onorata di essere qui – ha dichiarato sul palco sfoggiando il sorriso che la contraddistingue – fa sempre un certo effetto essere definita un orgoglio italiano dalle persone che ti hanno vista crescere. Nonostante i tanti anni passati e le tante avventure vissute, questo piazzale continuo a sentirlo come casa mia”. Monica ha voluto anche trasmettere un messaggio importante soprattutto ai più piccoli parlando della disabilità. “Non dobbiamo vedere la diversità come un ostacolo, ma da ogni situazione prendere il meglio e farne una virtù – ha continuato l’orgoglio gelese – non si deve mai avere paura di alzare la testa e farsi valere. Siamo tutti speciali, unici e inimitabili e nessuno ha il diritto di farci valere meno di quanto siamo”.
Dopo il suo breve intervento ha risposto ad alcune domande dei grestini e prima di scendere dal palco ha fatto l’ormai tradizionale selfie con il pubblico.