Gela. Pieno sostegno alla reazione civile contro violenza e omertà arriva dal segretario confederale Cgil Rosanna Moncada. “Nell’unirci all’appello delle istituzioni e delle forze dell’ordine a sollecitare la comunità della città a fare fronte comune contro l’escalation di atti criminali e violenti e ricordare a tutti il senso civico nel denunciare questi episodi, non possiamo permettere che ciò diventi pretesto per repressioni perché la città non lo merita. Non cadiamo nell’errore, non diventiamo complici di chi vuole abbattere questa terra con atti violenti e criminali – dice Moncada – abbiamo visto e constatato con orgoglio e grande rispetto il lavoro e l’impegno di tanti cittadini che hanno portato la città agli onori delle cronache nazionali e internazionali grazie ai tesori che custodisce e che è in grado di divulgare e condividere con tutti”.
Il segretario Cgil ritiene fondamentale l’iniziativa degli studenti, che ieri hanno manifestato, denunciando il peso dell’omertà. “Le centinaia di giovani che hanno manifestato per le strade della città in segno di protesta per rivendicare un territorio libero dalla criminalità e da ogni tipo di omertà è la dimostrazione che questa terra è ricchissima di giovani che non vogliono rassegnarsi e vogliono contrastare ogni forma di violenza e di rassegnazione – dice ancora Moncada – il recupero di un territorio o la sua salvaguardia in termini di sicurezza sociale, di progresso come il radicamento della coscienza civile e morale devono però necessariamente passare dalla famiglia, dalla scuola dal mondo del lavoro e diventare patrimonio comune”.
A Gela bisogna fare intervenire l’esercito come successe qualche anno fa
che fine ha fatto l’esistente impianto di videosorveglianza dove sono finite le telecamere installate