Gela. “Tutto in alto mare e per tutti”. La voce arriva da una delle segreterie politiche più attive in città, in una fase di pre-campagna elettorale piuttosto confusa. E’ un susseguirsi di nomi e possibili candidati a sindaco, che spesso durano giusto il tempo di pronunciarli, per poi svanire. Così come sembrano ormai in ribasso le quotazioni dei “papabili” individuati dal tavolo programmatico alternativo al Pd, ma coordinato dal dem Giacomo Gulizzi. Il segretario confederale della Cgil Ignazio Giudice sembra ormai essersi tirato fuori dai giochi, con dichiarazioni molte pesanti. “Temo che dietro a qualche volto pseudo nuovo possano esserci vecchi personaggi che questa città l’hanno massacrata” e ha aggiunto che “rischiamo di trovarci davanti alla campagna elettorale più scadente in termini di inganno agli elettori. Non sanno più come fare per giustificare l’assenza dei loro simboli. E’ come se da segretario confederale della Cgil ad un certo punto decidessi di creare un movimento civico che disconosca il ruolo del sindacato”. Anche l’opzione dell’ex consigliere comunale Massimo Catalano rischia di non reggere più, almeno rispetto a qualche settimana fa. I democratici del segretario cittadino Peppe Di Cristina ad inizio marzo sceglieranno la guida nazionale e proprio Di Cristina potrebbe prendersi la segreteria provinciale. Per ora, è impegnato in un tentativo sempre più complesso. I dem che lo sostengono vorrebbero gettare le basi per una specie di fronte civico-politico, anche ampio, a sostegno di un volto nuovo che soddisfi tutte le eventuali parti del puzzle elettorale. Al momento, però, mancano tanti pezzi e c’è chi rilancia le primarie d’area. “Ormai le soluzioni in campo non sono molte – spiega l’ex consigliere comunale del Pd Guido Siragusa – ritengo che sia necessaria un’alleanza politica, anche ampia, per governare la città. In questo caso, servirà un accordo complessivo su un candidato condiviso e le primarie non si addicono ad una scelta di questo tipo. Se invece la città dimostrasse di non essere matura per l’alleanza, allora il Pd responsabilmente dovrebbe scegliere il candidato chiamando la base alla partecipazione, quindi con le primarie d’area. La data già l’abbiamo, quella del 3 marzo quando si terranno le primarie per la segreteria nazionale”. Difficile però che le parole di Siragusa possano avere seguito con trattative tanto difficili e a rischio fallimento.
Tanti stanno cercando garanzie. L’ex consigliere comunale di Noi con l’Italia Vincenzo Cirignotta, da tempo ormai, tiene i contatti con i suoi referenti palermitani e sta cercando di chiudere un’intessa che gli consentirebbe di ottenere il ticket per la candidatura a sindaco. Un via libera che però potrebbe spaccare il centrodestra. Cirignotta ha già in tasca il sostegno di gran parte dell’area centrista ma anche di Forza Italia “ufficiale”, quella ancora fedele al coordinatore provinciale Michele Mancuso, e probabilmente anche DiventeràBellissima potrebbe decidere di non porre veti (a determinate condizioni). I gruppi più a destra, su tutti Lega e Fratelli d’Italia, non appaiono intenzionati a sostenere la corsa di un candidato centrista. Senza dimenticare che in Forza Italia non c’è alcuna pacificazione interna. L’ex deputato regionale Pino Federico sta percorrendo più strade. Ha contattato diversi esponenti della coalizione, ma il dialogo l’ha tenuto vivo (nell’ottica delle alleanze ampie) anche con la segreteria dem. Alla fine, potrebbe decidere di non lasciare il centrodestra, evitando una specie di salto nel vuoto, in attesa di nuovi sviluppi. Queste sono comunque ore decisive su un altro fronte, quello dei “civici” della carta d’intenti. Già in serata potrebbero chiudere sul loro candidato a sindaco. Le opzioni sono ristrette a due, l’ex consigliere comunale Terenziano Di Stefano (Una Buona Idea) o l’ex candidato a sindaco Lucio Greco (Un’Altra Gela). Dovranno decidere a chi affidarsi, ma soprattutto dovranno dimostrare di reggere il colpo, senza dividersi dopo aver firmato il patto pubblico.
Povera Gela dove sei arrivata si stanno preparando tutti i vecchi volponi a ritornare a galla Federico Cirignotta e tanti altri per risolvere i problemi della Città.Povera Gela di dolore ostello nave senza nocchiere in gran tempesta non donna di provincia ma bordello