Gela. Le dimissioni erano irrevocabili, come abbiamo più volte riferito. Questa mattina, nel corso dell’assemblea provinciale del Pd, il segretario Peppe Di Cristima l’ha confermato. “Nessun passo indietro”, ha detto anche in presenza del vicesegretario nazionale dem, l’ex ministro Giuseppe Provenzano. L’assemblea ha accolto le dimissioni, anche se l’uscente rimarrà alla guida fino a quando non sarà formalizzato il cambio di guardia con un successore. I dem sono inoltre in una fase congressuale. Il nuovo segretario provinciale dem dovrebbe essere scelto entro i primi giorni di febbraio. “Mi assumo tutta la responsabilità politica di non essere riuscito a raggiungere il seggio all’Ars – ha detto nel corso del suo intervento – faccio un passo indietro perché sia il partito a farne uno avanti. Dobbiamo ritrovare il senso di unità. L’immagine del Pd non può essere quella di un partito al cui interno ci siano scontri e attacchi. Alle regionali siamo cresciuti in termini di preferenze. Questa è stata la provincia che in Sicilia è cresciuta di più in assoluto. Nonostante tutto non siamo riusciti ad avere il seggio. Un chiaro segnale politico lo deve dare il segretario provinciale”. Davanti alla platea, nella quale c’erano anche diversi esponenti locali del Partito Democratico, a cominciare dal segretario cittadino Guido Siragusa, Di Cristina ha proseguito in una disamina tesa alla necessità che “il partito riprenda a ricostruire un percorso”. Ai lavori ha partecipato anche l’ex parlamentare Ars Miguel Donegani, che negli scorsi mesi ha fondato il laboratorio politico “Progressisti e rinnovatori” e sta rientrando nel dibattito interno al centrosinistra locale. Di Cristina, nell’intervento, non ha mancato di ritornare proprio sul potenziale fronte progressista, senza troppi sconti.
“Stiamo assistendo ad un attacco frontale al Pd da parte del Movimento cinquestelle, a tutti i livelli. Stanno cercando di impedire la crescita del nostro partito. Abbiamo il dovere di ritornare a vincere le amministrative, anche a Gela. Su questo voglio essere chiaro. Chiedo a tutti di non mettere in campo altri percorsi ma di trovare una soluzione unitaria. La mia non è mai stata una proposta divisiva”, ha continuato anche davanti al presidente dell’assemblea provinciale Annalisa Petitto e a diversi amministratori locali dem. Con le dimissioni, Di Cristina chiude il cerchio ma chiaramente non intende affatto rinunciare alla sua presenza forte nel gruppo dirigente e più in generale negli equilibri di un Pd che non ha più i numeri di un tempo sul territorio ma non vuole cedere il passo ai grillini nella costruzione di un fronte di centrosinistra “che ritorni tra la gente”.