Ragusa. Una storia emersa anche dai racconti di una minorenne, che all’epoca dei fatti non aveva ancora neanche quattordici anni. Sarebbe stata abusata, tra i campi di Macconi, nell’area delle serre e di tante aziende agricole, nella fascia trasformata che tocca i territori di Gela e della provincia di Ragusa. Sono quattro i coinvolti. La posizione della madre, che è accusata di aver fatto prostituire la figlia in cambio di denaro, è stata invece stralciata. Per un agricoltore del territorio (difeso dall’avvocato Salvo Macrì) e per tre magrebini, gli atti sono stati trasmessi alla procura di Ragusa, ritenuta competente per territorio, dopo l’iniziale valutazione dei magistrati di Catania.
Secondo gli investigatori, i quattro, che operano nelle campagne di quell’area, avrebbero abusato della giovane, con rapporti sessuali, anche dietro pagamento. Accuse che vengono respinte dai coinvolti. Uno di loro, di nazionalità tunisina, avrebbe avuto una relazione sentimentale con la minorenne, almeno così avrebbe riferito nel corso delle indagini. Il procedimento penale è adesso in mano ai magistrati iblei e si attendono anche gli sviluppi processuali.