Gela. E’ accusato di aver fatto parte del “branco” che due anni fa picchiò un minore. Sono tutti coetanei dell’aggredito quelli che secondo gli investigatori avrebbero agito senza farsi troppi scrupoli. Uno di loro, un sedicenne, è a processo davanti ai giudici del tribunale dei minori di Caltanissetta. Ieri mattina, nell’aula nissena, il suo legale di difesa, l’avvocato Salvo Macrì, ha presenziato rinunciando alla videoconferenza. L’accusa, invece, era sostenuta da remoto. Il legale ha scelto di stare direttamente in aula, sempre nel rispetto delle misure previste contro il coronavirus, preferendo evitare un’eccessiva dematerializzazione del giudizio. Nel corso dell’attività istruttoria, è stato sentito uno degli investigatori che si occuparono del caso.
Secondo la difesa del giovane imputato, non ci sarebbero elementi concreti per imputargli la partecipazione al pestaggio. Il testimone ha spiegato che non ci fu la possibilità di acquisire immagini dai sistemi di videosorveglianza della zona dell’aggressione, dato che era già trascorso del tempo dal momento dei fatti. Altri giovani coinvolti hanno già definito le loro posizioni.