Gela. Come riferito già negli scorsi giorni, sarebbero arrivati anche ad affrontarlo, picchiandolo selvaggiamente, pur di impadronirsi del suo smartphone. Due minorenni, appena quindicenni, sono al centro di un’indagine avviata dai pm della procura minorile di Caltanissetta, coordinata dal procuratore Rocco Cosentino, e dai carabinieri del nucleo radiomobile. La scorsa estate, la vittima (loro coetaneo), che li aveva da poco conosciuti, finì in una presunta spirale di violenza gratuita. Sarebbe stato spesso picchiato e minacciato. In un caso, sarebbe riuscito a sottrarsi all’azione di più persone, compresi i due minori indagati, che avrebbero tentato di legarlo con una corda ad un palo, all’interno della villa comunale. Tra le contestazioni c’è quella di stalking. Sempre nello stesso luogo, successivamente, venne picchiato e gettato all’interno di una fontana. Tutto questo per deriderlo e offenderlo. Ai due quindicenni che sono stati identificati viene contestata la rapina, nel caso dello smartphone sottratto alla loro vittima. I carabinieri sono riusciti ad individuare un altro minore, che si sarebbe reso responsabile di azioni insieme agli altri due, ma che allo stato non è imputabile.
Il minorenne bullizzato e rapinato ha subito conseguenze anche psicologiche. In quel periodo, provava assoluto timore anche solo ad uscire di casa. I primi fatti iniziò a raccontarli alla nonna, che pare sia stata a sua volta minacciata dai minorenni coinvolti nell’indagine, che attualmente sono sottoposti alla permanenza domiciliare.
Ma i genitori a questi ragazzini cosa insegnano? Li mettono davanti alla TV da quando sono neonati, appena riescono a tenere in mano uno smarthphone gliene comprano uno, liberi di guardare quello che vogliono, senza freni né valori, tentomeno morali. Una sera, la scorsa estate, un branco di ragazzini ha circondato la nostra auto dopo essersi messi in mezzo alla strada, e hanno dato pugni e calci alla macchina. Tutto di fronte all’Hollywood.