Gela. Avrebbero minacciato un giovane e la sua famiglia, pur di avere i soldi, forse per un debito di droga intanto maturato. I due coinvolti, Ruben Raitano e Giacomo Tumminelli, non andranno a dibattimento, nonostante il giudizio immediato, chiesto e ottenuto dai pm della procura, che li accusano di estorsione. I difensori hanno infatti optato per il giudizio abbreviato. La richiesta è stata formalizzata dai legali Rosario Prudenti e Maurizio Scicolone, nell’interesse degli imputati. I carabinieri arrivarono all’arresto di Raitano e Tumminelli, anche sulla scorta di quanto denunciato dal giovane e dai suoi familiari. Pare gli fosse stato imposto di acquistare un certo quantitativo di cocaina, quasi periodicamente, pur di rientrare dal debito. Il giovane sarebbe stato pesantemente minacciato e in un’occasione avrebbe rischiato di essere speronato, in strada, proprio dagli accusati, che però agli inquirenti hanno sempre fornito una spiegazione diversa. Secondo i pm della procura, avrebbero preso di mira anche i familiari del giovane.
Le loro posizioni saranno valutate, attraverso il giudizio abbreviato. Entrambi hanno precedenti penali e i carabinieri avevano provveduto all’arresto anche di un altro giovane. Inizialmente si ipotizzò un suo coinvolgimento, ma in fase di indagine le accuse sono cadute.