Gela. Lascia il carcere di Balate dopo l’arresto di sabato notte. Il trentatreenne Francesco Di Pietro avrà l’obbligo di firma.
L’arresto dei carabinieri. La decisione è arrivata dal giudice Tiziana Landoni, davanti alla quale si è celebrata l’udienza per direttissima. Di Pietro è stato bloccato dai carabinieri della radiomobile nei pressi della stazione ferroviaria. Si era scagliato contro la porta di ingresso dell’abitazione di famiglia, nel tentativo di accedervi. Avrebbe minacciato gli stessi familiari e, alla vista dei militari, avrebbe cercato di resistere al fermo, colpendoli. Difeso dagli avvocati Flavio Sinatra e Raffaella Nastasi, il suo arresto è stato convalidato come chiesto dal pubblico ministero Tiziana Di Pietro. La difesa, però, si è opposta al divieto di dimora in città che avrebbe obbligato il trentatreenne a lasciare il territorio locale. Una richiesta che, alla fine, il giudice non ha accolto.
