Minacce ad un imprenditore, l’accusa di tentata rapina: Cassazione, “ricorso va trattato”

 
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Gela. L’accusa che ha portato alle condanne, nei precedenti gradi di giudizio, è di tentata rapina. In due sono ritenuti responsabili di aver imposto al titolare di un’azienda di cedere un battipalo, per interventi di tipo edile e non solo. Lo avrebbero minacciato. Per la Cassazione, il ricorso va trattato. Lo ha deciso la settimana sezione. L’azione proposta dal difensore degli imputati, l’avvocato Giacomo Ventura, ha superato il vaglio della settima sezione che normalmente pronuncia le inammissibilità. Ha invece disposto la trasmissione degli atti ad una delle sezioni di merito che dovrà valutarlo. Per il legale, infatti, deve prevalere la non punibilità. I due imputati, secondo la versione avanzata dal difensore, avrebbero desistito dall’intento di sottrarre il battipalo all’imprenditore. Si sarebbero recati da lui su commissione di un altro operatore di quel cantiere.

Decisero di non andare avanti nelle loro pretese perché compresero che tra gli imprenditori del cantiere c’erano ancora pendenze da definire. Per la difesa, manca la consistenza dell’ipotesi d’accusa.

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