Gela. La popolazione è scesa in strada per venerare la Madonna delle Grazie e rinnovare la tradizionale festa storico-religiosa del 2 luglio. Celebrata dal convento dei padri Cappuccini minori è senza dubbio l’evento che in città riesce a trascinare il maggiore numero di fedeli, trasmettendo emozioni con episodi quasi surreali.
Il copione è sempre lo stesso ma viene vissuto come una novità. Il tempo sembra essersi fermato, con episodi capace di trasmettere episodi quasi surreali. Dalla vendita all’asta delle pecore alle devote che portano lumi bianchi in mano.
Donne scalze che attendono l’uscita dell’auto donata da Salvatore Luca (titolare del concessionario Lucauto) che trasporta il simulacro della madonna delle Grazie, fedeli che per grazia ricevuta consegnano i loro figli nudi al frate che li innalza sull’altare davanti il quadro di Maria.
Solo quasi trecento i bambini spogliati ieri e nella settimana che precede la festività. Uno sparo di mortai accompagnerà la fine dei festeggiamenti (prevista a mezzanotte), col rientro in via Cappuccini del simulacro e i fuochi d’artificio.
