Gela. L’approvazione pre natalizia del bilancio di “previsione” (un eufemismo chiamarlo così) va analizzata politicamente.
Tredici consiglieri hanno consentito l’approvazione del bilancio. Cinque consiglieri del Pd, due del Megafono, che teoricamente dovrebbero sostenere la maggioranza, hanno mandato un messaggio chiaro al sindaco: “Non siamo con te”.
Mezzo Pd è contro Fasulo. Otto consiglieri sono usciti dall’aula prima che si votasse il bilancio. SI tratta di Terenziano Di Stefano (Articolo 4), Luigi Farruggia (Ndc), Enrico Vella, Antonino Biundo, Nuccio Cafà, Salvatore Liardo, Rocco Giudice (Pd), Gioacchino Pellitteri. Assenti Giuseppe Di Dio, Piero Lo Nigro, Salvatore Mendola, Fabrizio Cafà, Salvatore Cauchi, Gaetano Trainito, Maria Pingo. Molti di loro in ogni caso avevano già annunciato che avrebbero votato no allo strumento finanziario.
Quelli a favore. Hanno votato si Guido Siracusa, Giuseppe Collura, Giuseppe Morselli, Santo Giocolano, Giuseppe Fava, Enzo Cirignotta, Giacomo Gulizzi, Giovanni Cravana, Giuseppe Manfré, Gaetano Orlando, Giuseppe Verdone. Il consigliere Tonino Ventura, pur non partecipando alla votazione, ha garantito il numero legale durante la votazione del primo emendamento.
Lo strappo ex Mpa ed Articolo 4. Da sottolineare inoltre che Crocifisso Napolitano dell’ex Mpa ha votato contro Ma dal consiglio di ieri emerge anche il voto favorevole di Nicolò Gennuso di Articolo 4.
Il sindaco di certo sa con certezza chi è con lui e chi contro. L’approvazione consente di pagare stipendi, fornitori e assistenza domiciliare agli anziani.