Messinese “flirta” di nuovo con i partiti, in municipio Di Cristina e i forzisti…ma l’intesa è lontana: telefonata agli ex amici grillini

 
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Gela. Ha capito, forse, di essere politicamente isolato, anche dopo le ultime disavventure in consiglio comunale.

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Di Cristina in municipio. Così, il sindaco Domenico Messinese, nelle ultime ore, ha avviato nuove consultazioni, dopo quelle dell’estate passata, quando dalla sua stanza passò praticamente tutto l’arco politico locale, senza grandi risultati. Il sindaco vuole il sostegno dei partiti, quelli con i numeri. Già ieri, in municipio si è visto il segretario cittadino dem Peppe Di Cristina. Ha avuto un colloquio con Messinese. “Non c’è alcuna novità – dice – il Pd non entra in giunta, salvo che il sindaco non riesca a coinvolgere altri partiti, a pieno raggio. Ma non mi pare che ci siano le condizioni”. Nel tardo pomeriggio, i dem faranno il punto durante la direzione cittadina, convocata da Di Cristina. Si parlerà quasi esclusivamente di giunta e dell’eventuale sfiducia, senza tralasciare un passaggio che potrebbe diventare decisivo, il voto al bilancio di previsione 2017. Se, in aula consiliare, non passerà il documento finanziario, il consiglio andrebbe verso lo scioglimento anticipato.

La chiamata ai grillini. Messinese, addirittura, ha cercato un’interlocuzione anche con gli ex compagni di viaggio del Movimento cinque stelle. Solo due settimane fa, è andato a cenare a Quarto, in Campania, con gli ex grillini, a cominciare dal sindaco di Parma Federico Pizzarotti, mentre nelle ultime ore la sua segreteria ha contattato il neo deputato regionale del movimento Nuccio Di Paola. L’ex assessore, silurato proprio dal sindaco, l’ha rimandato al mittente. “Deve parlare con il gruppo consiliare e non con me”, avrebbe detto Di Paola alla segretaria del primo cittadino. “Come gruppo consiliare – spiega la grillina Virginia Farruggia – non abbiamo ricevuto richieste di incontro. So che è stato contattato il nostro deputato regionale che, ovviamente, ha comunicato di non avere competenza a decidere”. Ovviamente, i grillini pensano a tutto salvo che ad un sì a Messinese. Per loro, l’esperienza del sindaco è finita da tempo. Una richiesta di incontro è arrivata anche a quelli di DiventeràBellissima, che hanno appena firmato la mozione di sfiducia insieme al gruppo di centrodestra.
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I forzisti rispondono picche…o quasi. “Per ora, non possiamo rispondere ad alcuna richiesta – dice il consigliere Giovanni Panebianco – dobbiamo presentarci con l’intero gruppo consiliare e la collega Anna Comandatore è fuori città per impegni lavorativi”. Messinese, però, ha incontrato il coordinatore cittadino di Forza Italia Emanuele Maniscalco. Anche i forzisti hanno firmato la mozione di sfiducia e il coordinatore avrebbe messo già il veto a qualsiasi ipotesi di giunta. Il sindaco non arretra rispetto all’azzeramento parziale e non rinuncerà agli assessori richiamati, Simone Siciliano e Fabrizio Morello, oltre al neo nominato Giovambattista Mauro. “Mi ha convocato – dice Maniscalco – per comunicarmi che vorrebbe coinvolgerci nei suoi progetti ma non vuole cambiare posizione rispetto a quanto già fatto. Non siamo interessati. Non ha bisogno di noi e ne prendiamo atto”. “Tempo scaduto – dice l’ex deputato regionale forzista Pino Federico – qualche tempo fa abbiamo cercato di capire se il sindaco fosse interessato a collaborare, ma ci ha snobbati. Adesso, è troppo tardi. Probabilmente, non gli serve il sostegno di Forza Italia”. In realtà, Messinese ha contattato anche il deputato regionale forzista Michele Mancuso, insomma con Forza Italia non si è fatto mancare niente.
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 “Ho detto al sindaco che se riesce a presentare un progetto da condividere con altri partiti – dice Mancuso – Forza Italia può esserci. Ma deve dare slancio politico alla sua azione, altrimenti sarà il consiglio comunale a decidere. La mozione di sfiducia l’hanno firmata i consiglieri di Forza Italia. Credo che nei prossimi giorni sarò in città. Sto organizzando una serie di visite nei comuni del territorio e ne approfitterò per parlare con Messinese e valutare i problemi di Gela”. Adesso, tutto dipenderà dalla volontà di chi volesse accettere la proposta del sindaco, che i suoi uomini se li tiene stretti.

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