Gela. Maurizio Melfa lascia la carica di presidente del Gela. Lo ha fatto a malincuore ma lo considera un atto dovuto per sgomberare il campo da qualsiasi sospetto o rumors su presunte incompatibilità. Questo non significa che non rimarrà socio o sostenitore del club, ma non nella figura apicale di rappresentanza. Una decisione maturata a conclusione di un vertice che si è svolto questa mattina alla presenza dei soci del club biancazzurro.
E’ stato lo stesso Melfa poi a lanciare un post sui social per confermare la decisione. Ieri, durante la conferenza stampa di presentazione come consulente esterno (a titolo gratuito) per lo sport e lo sviluppo economico della giunta Greco, Melfa aveva per un attimo trascurato l’aplomb inglese per rispondere a chi lo accusava di conflitti di interesse presunti. “A qualche bamboccio che lancia illazioni – ha detto – ricordo che la mia azienda è produttiva da 32 anni ed ogni mese paga gli stipendi ai propri dipendenti grazie ad un lavoro portato avanti con sacrificio da anni. Quel che faccio lo faccio per la crescita della città, che non può restare indietro e continuare a litigare invece che è aggregare. E’ il salto culturale quello che manca ma che non mi farà cambiare idea sull’ottimismo sul futuro”.
Su facebook le motivazioni invece della decisione. “La cultura del sospetto, la cattiveria e i malpensanti presenti in città mi inducono, mio malgrado, e per effetto della mia nomina a consulente per lo sport e lo sviluppo economico del comune di Gela, a rassegnare le dimissioni da Presidente del Gela Calcio.
Ottimisticamente, voglio immaginare una città che riesca a crescere culturalmente e ad accogliere positivamente chiunque voglia farle del bene, in qualunque veste. Mi impegno, fin da ora, con tifosi in primis, calciatori e dirigenza tutta, a mantenere il mio sostegno, anche economico, affinché il progetto pluriennale di crescita del Gela Calcio continui alla stessa stregua di come se io fossi Presidente”.
Un celebre verso della divina commedia recita: non ti curar di loro
ma guarda e passa , presidente Melfa
vada avanti ,Gela ha bisogno si un salto culturale e di gente che abbia una visione lungimirante
Caro dott. Melfa, lei giustamente parla di salto culturale ma dall’altra parte definisce chi la critica ” bamboccio”. Mi sembra un po’ contraddittorio….. Le parole tracciano la linea e le differenze tra la gente….
Ps: È normale che si paghino gli stipendi ai propri collaboratori…