Gela. L’imprenditore Maurizio Melfa è stato il primo ad anticipare gli avversari e ieri ha già designato tutti e cinque gli assessori della sua potenziale giunta. Si affida ad esterni, tutti tecnici dei settori di riferimento. In squadra c’è l’architetto Vincenzo Castellana (con delega all’urbanistica), Anita Lo Piano, responsabile della Croce Rossa locale, individuata per i servizi sociali. L’imprenditore Gandolfo Barranco si occuperà dei lavori pubblici, la funzionaria scolastica Francesca Tona Istruzione e cultura. Giuseppe Di Vara, docente di educazione motoria è stato scelto per il settore sport, turismo e spettacolo. Melfa invece terrà per sé le deleghe a sanità, bilancio e società partecipate.
Melfa si avvarrà anche a titolo gratuito di tante eccellenze come il dottore Antonio Rinciani, l’ingegnere Angelo Caci, la ricercatrice universitaria Lilli Casano.
Per Melfa la città deve scegliere: “O noi o il vecchio modo di fare politica fatta di accordi e compromessi. E’ stato presentato un programma chiaro e chi non ha voluto aderire non potrà farlo al ballottaggio. Nessuna mercanzia di ruoli assessoriali o posti di sottogoverno. Se Melfa non vincerà lascerà liberi gli elettori. Non ci saranno alleanze innaturali.
Sul proseguo della campagna elettorale è chiaro: “Nell’ultimo periodo si è messa in moto una massiccia campagna di diffamazione e di fango. Succede quando agli altri manca il terreno sotto I piedi. Dal canto mio sono convinto che alla città non servano litigi o una politica urlata. La spazzatura della politica va archiviata per sempre. Gela ha, invece, bisogno di una politica nobile e leale che punti a risolvere I problemi dei cittadini. Gli attacchi mi lasciano indifferente: io voglio solo parlare dei miei obiettivi per Gela, del mio programma, della mia squadra che conta eccellenze della società e nessun politico di professione. La gente lo ha compreso e ci sta sostenendo con entusiasmo. Ancora poche settimane e libereremo Gela dalla malapolitica per dare un impulso di idee, progetti e azioni mai visto prima e di cui la città ha disperatamente bisogno. Io non sono ostile agli altri candidati perché penso che ognuno di noi voglia dare un contributo alla rinascita di Gela, non ho intenzione di fare una campagna elettorale fatta di insulti e rabbia: è compito nostro parlare ai gelesi e invito anche gli altri candidati ad alzare qualitativamente il livello del confronto certo della ricezione dell’invito”.