Medicina trasfusionale svuotata, protesta “Late”: “Manager Asp e sindaco si dimettano”

 
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Uno striscione collocato davanti all'ospedale "Vittorio Emanuele"

Gela. Temono che anche la medicina trasfusionale possa essere travolta dalla scia dei tagli che continua ad abbattersi sull’ospedale “Vittorio Emanuele”. Senza medici e operatori, non è possibile procedere neanche alle prestazioni di base. Questa mattina, gli aderenti all’associazione Late hanno tenuto un sit-in davanti al nosocomio di Caposoprano. L’allarme l’hanno già lanciato. “Le prestazioni aggiuntive non possono essere considerate la soluzione al problema, atteso che sono previste tre unità mediche in pianta organica”, avevano spiegato. Si rivolgono al management Asp ma anche alla politica locale e all’amministrazione comunale. Bisogna rafforzare la struttura della medicina trasfusionale e più in generale dare dignità all’offerta sanitaria dell’ospedale.

“Il servizio di medicina trasfusionale è fondamentale sia per le persone affette da patologie come la thalassemia-drepanocitosi ma anche per le vittime degli incidenti stradali e per tutte le emergenze per la quale si presenta la necessità di sangue”. Senza vere soluzioni, per la “Late-Maurizio Nicosia” non ci saranno altre alternative se non quella delle dimissioni dei manager Asp e del sindaco Lucio Greco.

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