Medi group, verso subentro della Ics: "Continuità ai lavoratori in attesa degli ultimi adempimenti"
Sono più di cento gli attuali dipendenti
Gela. “Dare continuità ai lavoratori, evitando stop o potenziali licenziamenti”. E' questa la prospettiva seguita dalla parte sindacale e da quella delle istituzioni preposte, per il futuro immediato dei dipendenti della Medi group construction, tra le aziende più importanti dell'indotto della bioraffineria Eni, da qualche anno affidata alla gestione di un commissario, a seguito della crisi che determinò la pronuncia di fallimento. Fino a oggi, per i dipendenti, circa centotrenta, il percorso occupazionale è proseguito nell'indotto, con Eni che ha confermato i cantieri e i contratti. Si prospetta un cambio di guardia, però. La società Ics ha formalizzato l'acquisto del ramo di azienda ma c'è necessità che si definisca la volturazione dei contratti con Eni. I tempi sono stretti e ieri, in prefettura, le parti, su sollecitazione dei sindacati, si sono confrontate sul punto. Si mira, in questa fase, a una proroga del periodo di esercizio provvisorio, così da finalizzare gli ultimi adempimenti, con il subentro definitivo di Ics, che assorbirà tutti gli attuali dipendenti. La prefettura sta monitorando con molta attenzione. Al tavolo, c'erano le segreterie confederali di Cgil, Cisl e Uil e quelle di categoria, insieme al management Eni. La prefettura sta ponendo molta attenzione, per prevenire qualsiasi emergenza occupazionale. Completare gli adempimenti contrattuali entro i prossimi giorni non sembra possibile. Ci vorrà un termine in più e per questa ragione si insiste sul prosieguo temporaneo della gestione commissariale.
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