Gela. Le attività in raffineria sono riprese in piena estate, dopo le proteste e soprattutto con il via libera del giudice all’esercizio provvisorio. Quello della Medi group construction è uno dei pochi casi aperti, attualmente, nell’indotto della multinazionale. L’esercizio provvisorio, affidato al professionista che sta seguendo l’intera procedura, sta assicurando i cantieri, con Eni che aveva già confermato i contratti. A metà della prossima settimana, è fissato un incontro, richiesto dal commissario Giuseppe Barletta. Intorno allo stesso tavolo, ci saranno i segretari di categoria e quelli confederali di Cgil, Cisl e Uil. Il sindacato ha partecipato attivamente nella fase delle trattative successive alla crisi che ha portato al fallimento dell’azienda edile, tra le più importanti dell’intero territorio e con oltre cento dipendenti. La riunione è stata convocata, con oggetto l’orario di lavoro, anche se la richiesta di avere i confederali potrebbe delineare ulteriori esigenze di verifica. Con l’avvio dell’esercizio provvisorio, su iniziativa del commissario, il giudice che segue la procedura ha autorizzato il pagamento di un primo acconto per gli operai. Una richiesta in tal senso era arrivata anche dal sindaco Lucio Greco, che ha voluto seguire l’evolversi della vertenza.
Sul fronte giudiziario, invece, sarà la Corte d’appello di Caltanissetta a valutare il reclamo contro il fallimento. E’ stata fissata la prima udienza, per inizio novembre. Secondo i legali della società non ci sarebbero i presupposti per giustificare il fallimento deciso dal giudice del tribunale locale. Una questione che sarà affrontata, atti alla mano, proprio dai magistrati nisseni.