Gela. “Il rendiconto che arriva in aula? Non parteciperò alla seduta ma, se dovessi farlo, il mio voto sarà sicuramente negativo. Ho appena pagato quanto richiestomi dalla procura della Corte dei conti e non intendo seguire le scelte di quest’amministrazione”.
Il democratico Enrico Vella, così, rimarca nuovamente la sua lontananza dalla giunta retta dal sindaco, e compagno di partito, Angelo Fasulo.
“Stiamo toccando livelli decisamente bassi – continua – credo che il caso delle concessioni assicurate ai manager di McDonald’s per costruire a Macchitella o il cambio di rotta che si registra per l’area mercatale siano evidenti segni di debolezza e confusione amministrativa. Ho più volte, soprattutto nel caso McDonald’s, messo in luce tutte le anomalie che avevo riscontrato nella procedura e nella relativa variante. Così, ho scelto di lasciare l’incarico di capogruppo e, da quel momento, ho deciso di marcare le distanze. Il sindaco ha ancora i suoi alleati all’interno del Partito Democratico. Certo, pochi rispetto ai numeri di una maggioranza che doveva essere di ferro”.
La fronda interna al Partito Democratico, quindi, non si è per nulla assopita e in vista delle prossime elezioni amministrative non si escludono altri colpi di scena. “Sto lavorando per organizzare una lista – conclude Vella – credo di poterla affiancare a quella del Partito Democratico che, al momento, mi pare troppo fragile”.