Gela. Come già riportato da questa testata alcuni giorni fa, il tribunale delle imprese di Palermo ha nominato un consulente tecnico d’ufficio per verificare l’effettiva entità del maxi debito che il Comune deve coprire nei confronti dell’Ato rifiuti, ormai in liquidazione. Somme maturate per conferimenti non pagati, dal gennaio 2010 al luglio 2018. L’ex guida dell’ente, l’avvocato Giuseppe Panebianco, dopo diversi tentativi di arrivare ad un’intesa stragiudiziale, decise di agire per ottenere le somme. E’ stato instaurato il procedimento davanti al giudice palermitano. L’Ato è rappresentato dal legale Riccardo Rotigliano, mentre Palazzo di Città dall’avvocato Paola Carfì. Il Ctu ha chiesto una proroga del termine per il deposito della relazione e in municipio si è tenuta una riunione, voluta dal sindaco Lucio Greco. In base alle stime del municipio, il debito toccherebbe i 14 milioni di euro e non quota 16 milioni (come indicato da Ato). In ogni caso, la cifra è enorme per le casse dell’ente. “E’ un altro dei problemi che l’amministrazione Greco ha ereditato, a seguito di un atto di citazione notificato all’ente durante il periodo del commissariamento”, fanno sapere dal municipio. Alla riunione, oltre a Greco, hanno partecipato l’avvocato Carfì, il dirigente Grazia Cosentino e il Ctu di parte, il commercialista Giuseppe Barletta. “Barletta ha chiesto, durante le operazioni di calcolo, di considerare diversi elementi, in primis il fatto che molte fatture sarebbero state emesse sulla base di tariffe inesatte. L’Ato, infatti, non avrebbe rispettato il costo previsto dalla Gazzetta Ufficiale della Regione per ogni tonnellata di rifiuto conferita in discarica, ossia 69,13 euro. Alla cifra finale, inoltre, dovrebbero essere sottratte le somme che il Comune di Gela deve ricevere dalla società d’ambito. Un lavoro complesso, per il quale occorrono almeno altri due mesi”, si legge in una nota del municipio.
Greco parla di una “pesante e negativa eredità del passato”, ma preannuncia che il Comune pagherà. “Questa è un’altra delle pesanti e negative eredità con le quali ci confrontiamo ogni giorno – spiega – e che stiamo cercando di chiudere per sempre. Non appena la fase di definizione della cifra sarà finita, è nostra intenzione procedere al pagamento, speriamo in forma transattiva. La macchina amministrativa, purtroppo, soffre molto a causa di situazioni come questa che la appesantiscono e la rallentano, ma vogliamo provare a ridarle velocità e leggerezza”.