Gela. Si è tenuto ieri mattina il primo appuntamento del ricco calendario stilato per l’iniziativa dal titolo “A 30 anni dalle stragi” per celebrare il trentennale delle stragi di Capaci e Via D’Amelio . Gli alunni dell’Ettore Romagnoli, ospitati al teatro Eschilo, hanno avuto modo di incontrare ed ascoltare la testimonianza di Matilde Montinaro, sorella di Antonio , capo scorta del giudice Falcone ucciso a Capaci.
“È una sfida importante far capire ai giovani che Falcone , Borsellino, mio fratello Antonio e tutti gli agenti della scorta non erano supereroi ma persone comuni che hanno lottato fino alla fine per i gli ideali in cui credevano, nonostante tutto e nonostante tutti – ha dichiarato la sorella del caposcorta Matilde Montinaro – Vogliamo che questi ragazzi non si adattino,che certi gesti non diventino la normalità,che capiscano e inizino a guardarsi intorno”
Un momento formativo in ricordo della grande lezione lasciataci dai giudici Falcone e Borsellino e che abbiamo il dovere di tramandare alle nuove generazioni.
In città si punta, con questa iniziativa, a tenere vivo il ricordo attraverso l’arte e la cultura affinchè chi ha vissuto quel periodo non lo dimentichi e i giovani riscoprano le battaglie che i siciliani hanno portato avanti per debellare la mafia. Durante l’incontro si è ricordato anche Gaetano Giordano a cui è stata intitolata l’associazione antiraket della città. Il commerciante gelese ucciso dalla mafia perché si ribellò al pizzo, perse la vita anche lui trent’anni fa.All’evento hanno partecipato anche il vicario del questore Gaspare Calafiore,Renzo Caponetti,presidente dell’associazione antiraket “Giuseppe Giordano” e il sindaco Lucio Greco oltre ai rappresentanti delle forze dell’ordine presenti nel territorio.