Gela. Da poco istituito, rientra tra quelli che riceveranno fondi per il miglioramento e le manutenzioni. C’è anche il parco archeologico di Gela, nell’elenco che la Regione ha formato, così da definire il cronoprogramma degli interventi. In totale, verranno stanziati diciassette milioni di euro e oltre a Gela ci sono anche le aree archeologiche di Lilibeo, Kamarina, Cave Ispica, Leontinoi, Himera, Soluto, Jato, Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro, Tindari, Isole Eolie, Morgantina, Villa Romana del Casale e Valle dell’Aci. “Il governo – ha spiegato il presidente della Regione Nello Musumeci – sta investendo nel sistema dei Parchi archeologici, ritenendoli la chiave di volta per lo sviluppo del territorio e del turismo culturale che porta sempre più turisti nella nostra Isola. Uno strumento che si sta rivelando vincente, lo dicono i numeri. L’obiettivo è quello di consentire ai nuovi Parchi di poter raggiungere quelli di più antica istituzione, per un’offerta culturale di livello che possa attrarre sempre più visitatori”.
Durante la sua ultima visita in città, Musumeci aveva preventivato una riapertura, anche se solo parziale, del Museo archeologico entro febbraio. I lavori per quello del Mare, invece, dovrebbero concludersi per il 2021, anche se al momento non sono neanche iniziati. Teoricamente, i componenti della nave arcaica, sfumata la contestata soluzione del monastero delle ex Benedettine, dovrebbero trovare sistemazione (sempre provvisoria), in una delle sale del museo di Molino a Vento.