Manifesti elettorali abusivi, 250 verbali non pagati, Udc ed ex Mpa tra i morosi

 
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Gela. In poco meno di un anno, tra elezioni nazionali anticipate e consultazioni europee, hanno invaso qualsiasi spazio disponibile in città.

Peccato, però, che partiti politici di ogni schieramento e singoli committenti privati abbiano dimenticato di pagare i verbali d’infrazione inoltrati dagli agenti di polizia municipale. Non è ancora chiaro l’ammontare totale dovuto alle casse di Palazzo di Città per i manifesti elettorali abusivi. Una cosa, però, è certa. All’appello mancano 250 verbali che non sono stati né pagati né regolarizzati. Ovvero, gli attacchini hanno provveduto ad invadere la città, partiti e committenti, invece, hanno dimenticato di pagare. Negli ultimi giorni, non a caso, sono partite le ingiunzioni destinate a chi i verbali non li ha pagati. La parte del leone spetta, comunque, alle consultazioni nazionali. Da questo punto di vista, i rappresentanti dell’Udc battono tutti. Devono ancora pagare, stando alle contestazioni mosse dai funzionari comunali, quarantadue verbali d’infrazione. Gli autonomisti dell’ex Mpa, invece, hanno dimenticato di saldare ventisette verbali. Pd e ex Pdl, invece, si sono limitati a non pagare, rispettivamente, dodici e undici verbali. Un unico verbale, ancora, non è stato saldato dagli esponenti di Sinistra Ecologia e Libertà. Il grosso degli arretrati, però, si concentra tutto sui committenti privati delle affissioni. In un caso, sono state contestate ottanta infrazioni al codice che devono ancora essere saldate. Meno complessa, anche perché certamente meno sentita, è la situazione sul fronte delle ultime elezioni europee. I verbali ancora da saldare, in questo caso, sono molto pochi rispetto alla massa rappresentata dalle consultazioni nazionali. Ad un committente privato che si è mosso in fase di europee sono stati comminati ben tredici verbali consecutivi in poche ore. Tutti soldi che, adesso, dovranno essere versati o direttamente dai partiti oppure da chi si è mosso per loro conto. Le casse di Palazzo di Città attendono e, tra qualche mese, inizia la competizione per le sentitissime amministrative. Gli agenti di polizia municipale sono già pronti con penna e blocchetti di verbali.

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