Gela. “Le polemiche? Non sono per nulla diventato opposizione all’Asp. Non a caso, le critiche nei miei confronti arrivano solo da aspiranti candidati alle regionali, che legittimamente devono farsi sentire da quei pochi che li seguono”. Il deputato regionale Michele Mancuso rilancia l’allarme per il futuro, più immediato, dell’ospedale “Vittorio Emanuele”. “Se Asp non inverte la rotta, il nosocomio, nell’arco dei prossimi due mesi, sarà al collasso totale. Bisogna attivare le procedure per nuove assunzioni. Neurologia è solo uno dei tanti casi che rischiano di esplodere. Non dimentichiamo – dice Mancuso – che urologia va avanti con un massimo di due medici. Per neurologia è stata raggiunta una soluzione, che in realtà tale non è. E’ mai possibile, che per la fascia serale e notturna, medici dei reparti Covid debbano poi andare tra i pazienti di neurologia? E’ una follia. Nel reparto c’è praticamente un unico medico e il problema vero è l’attività ambulatoriale. Veramente si ritiene possibile trasferire, ogni due giorni, cinquanta o sessanta persone, anche solo per esami e accertamenti, a Caltanissetta? Servono nuove assunzioni, è fondamentale”. Il deputato forzista, che in città appoggia la giunta dell’avvocato Lucio Greco, conferma che la sua forte contestazione verso l’attuale gestione Asp non si fonda su “interessi”.
“Non capisco come abbiano fatto i deputati regionali di opposizione Giuseppe Arancio, Nuccio Di Paola e Ketty Damante a dirsi soddisfatti per neurologia, davanti a soluzioni che sono semplicemente assurde e in realtà non risolvono nulla, anzi – continua – io ho semplicemente spiegato che se si va avanti così, l’ospedale “Vittorio Emanuele” sarà al collasso. Non a caso, ho anche chiesto che si concluda la procedura di assunzione per gli Oss. Mi spiace che aspiranti candidati, come i vari Di Cristina e Fasulo, oppure qualche sindacato, intervengano senza neanche sapere quale sia la situazione reale. Non voglio neanche approfondire, perché faccio politica e non mi interessano altri aspetti”. Mancuso, in più occasioni, ha chiesto la sostituzione dell’attuale manager Asp Alessandro Caltagirone, contestando inoltre gli atteggiamenti istituzionali dell’assessore regionale Ruggero Razza, che fa parte del governo Musumeci sostenuto da Forza Italia.