Gela. Ad oggi, il Csm non si è ancora pronunciato in via definitiva sulla nomina del nuovo presidente del tribunale. Sono passati praticamente due anni dall’addio del magistrato Paolo Fiore, che ha lasciato Palazzo di giustizia per trasferirsi alla procura generale di Torino. Il parlamentare nazionale del Pd Carmelo Miceli, che è componente della commissione giustizia della Camera e di quella antimafia, ha depositato un’interrogazione sul caso, rivolgendosi al ministro Marta Cartabia. Una decisione maturata su richiesta del partito territoriale, in particolar modo del segretario provinciale del Pd Peppe Di Cristina e del presidente Annalisa Petitto. Nell’interrogazione si legge, tra le altre cose, che “il vertice di un presidio di giustizia come quello di Gela non può restare vacante soprattutto in un territorio riconosciuto tra quelli ad altissima densità criminale”. Anche Di Cristina e Petitto ritengono che la questione vada affrontata prima possibile e hanno ringraziato Miceli per l’interesse mostrato. Attualmente, è il giudice Miriam D’Amore a svolgere le funzioni di presidente del tribunale (pro tempore) e deve anche guidare la sezione penale, in una fase temporale resa decisamente difficile dall’emergenza Covid.
“L’organizzazione della giustizia locale è di primaria e fondamentale importanza nella lotta e nel contrasto alla mafia ed alle illegalità tutte ma, soprattutto – dicono Di Cristina e Petitto – è il modo per restituire al cittadino comune la fiducia verso la giustizia che mai come adesso deve essere rapida ed al passo con i tempi”.
