Gela. E adesso bisogna espugnare il Presti. Strano a dirsi ma è proprio così. Tre vittorie roboanti fuori casa, zero alla casella “vittorie interne”. Il Gela non cerca scuse e che sia porte chiuse o altro campo (probabile ancora porte chiuse) contro il Roccella vuole vincere.
Da Castrovillari i biancazzurri tornano con tre punti ed un carico di certezze ma anche aspetti su cui riflettere. Ad esempio le due reti subite. Evitabili. Un controllo difettoso ed uno scontro tra due compagni a centrocampo. Errori che se ripetuti rischiano (come successo con la Nocerina soprattutto) di vanificare la mole di gioco creata.
Zeman è soddisfatto… a metà. “Nel primo tempo abbiamo creato tante occasioni limpide pur sbagliando in occasione delle due reti del Rotonda – dice – nella ripresa abbiamo forse creato un po’ meno ma atleticamente eravamo più carichi, sia di forza che di compattezza di squadra”.
Per Alma una doppietta e quota sette in classifica ma il Gela recupera anche Sowe, al suo rientro.
“Sowe spacca le partite con la sua velocità – continua -rientrava dopo tre settimane per questo ha giocato poco ma domenica ha abbinato anche tecnica che non gli riconoscevo. Le prospettive? Le ambizioni ci sono ma abbiamo un problema stadio che condiziona e non poco e demotiva la nostra società”.
Sull’argomento la società è stata chiara. “Non c’è nessun motivo o novità in grado di riportare alla normalità la vita di questa squadra – è scritto in una nota – Sul fronte sponsorizzazioni la situazione è drammatica: nonostante i tanti appelli ed inviti fatti, anche da figure istituzionali, alle primarie aziende presenti nel territorio perché decidano di investire nella squadra di calcio con sponsorizzazioni, nessuno ha accettato ed aderito fin adesso”.
“Altro problema forte rimane la quasi totale inagibilità del Presti. Ancora oggi nessuna certezza giunge dalle istituzioni alla società sportiva mentre il campionato scorre e nessuno spettatore può contribuire, col biglietto, a rimpinguare le casse del Gela Calcio. Per questo non possiamo sostenere che va tutto bene”.
