“Mai chiesto poltrone, sono tornato nella mia casa politica”, Pellegrino: “Priorità a faccia e dignità”

 
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Gabriele Pellegrino

Gela. “Caccia alla poltrona? Chi ha messo in giro questa voce mente sapendo di mentire. Il mio candidato a sindaco non ha raggiunto il ballottaggio e io sono ritornato a casa mia, nel centrodestra”. L’imprenditore Gabriele Pellegrino è stato riconfermato all’assise civica tra le fila di “Avanti Gela”. Al primo turno era fra le firme di peso di “Alleanza per Gela”, sostenendo la corsa del consigliere uscente Salvatore Scerra. I due non hanno mai nascosto un rapporto assai profondo, personale e politico. Il progetto che ha scisso il centrodestra locale però non è riuscito a raggiungere il ballottaggio e così Pellegrino ha fatto l’enorsement in favore dell’ingegnere Grazia Cosentino. “Io nel centrosinistra non sarei mai potuto stare, neanche per il ballottaggio – dice – in tutte le competizioni elettorali che ho affrontato ho sempre messo faccia e dignità e anche questa volta vado a testa alta perché ho sostenuto una persona che ho iniziato a conoscere e devo dire che si tratta di un profilo veramente importante, l’ingegnere Cosentino. Non mi interessa commentare altro. La mia scelta per Cosentino non è stata autodeterminata. Ho comunicato tutto a chi di dovere, prima ancora di fare un’uscita pubblica. Le poltrone non mi sono mai interessate ma ho sempre dato priorità alla mia appartenenza politica”. Pellegrino, nel nuovo consiglio comunale, sarà tra gli esponenti di opposizione più esperti e si colloca a pieno nel centrodestra. “Anche “Alleanza per Gela” – dice inoltre – è nata come esperienza di centrodestra. Noi non avevamo condiviso il metodo che ha portato alla scelta di Cosentino. Non ho mai preso le distanze dall’area politica che sento come mia. Ognuno di noi nasce con due cose sostanzialmente immutabili, il proprio cognome e la dignità. Per il resto, invece, la cultura si acquisisce con lo studio, la disciplina con l’attività sportiva, un lavoro lo acquisisci quando e se inizi una formazione professionale. Questo si può acquisire nella vita ma nome, cognome e dignità, non si comprano. La signorilità e la dignità si dimostrano nella sconfitta”. Le sorti di “Alleanza per Gela” sono state assai brevi e tanti pezzi di quel blocco non hanno intrapreso la medesima strada. Qualcuno infatti è convinto che alla fine Scerra abbia fatto confluire preferenze verso Di Stefano.

Secondo Pellegrino, infine, bisogna riflettere pure sul concetto di leader. “Spesso viene usato impropriamente – conclude – una cosa è avere un bacino di voti e altra cosa invece è essere un leader. Non bisogna fare l’amministratore delegato di un’azienda per essere un leader. Il leader non si autodetermina, viene riconosciuto dal gruppo. Il centrodestra? Penso debba ripartire facendo tesoro degli errori commessi e capendo che non bisogna mai fidarsi di nessuno. Faccio inoltre i miei più sinceri auguri e i complimenti al nuovo sindaco Terenziano Di Stefano che ho sempre rispettato pur non avendo condiviso le sue decisioni politiche”. Il consigliere di “Avanti Gela” sembra ormai proiettato in una prospettiva strategica che probabilmente lo ha già indotto a rivedere tante certezze del recente passato.

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