Maggioranza, alleati aspettano una verifica: renziani pronti a fare il punto

 
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Il coordinatore provinciale di Iv Giuseppe Ventura e il sindaco Lucio Greco

Gela. Il sindaco Lucio Greco, in queste settimane, si trova ad affrontare una fase non semplice, sia a livello amministrativo che sul piano politico. Ha dato priorità ad alcuni settori, come il servizio rifiuti, con la decisione finale di dire sì all’in house, seppur tra tanti dubbi. C’è anche la vicenda dei dirigenti che necessita di una conclusione, che non metta a rischio gran parte dell’attività burocratica dell’ente. Alcuni alleati dell’avvocato, tra le emergenze mettono pure quella politica. Il sindaco si è trovato di fronte a numeri, soprattutto in aula consiliare, decisamente poco incoraggianti. Sia il consolidato 2020 che il piano della polizia municipale sono stati approvati solo per la presenza di parte dell’opposizione e di consiglieri del gruppo misto, che al momento non hanno alcuna intenzione di fare da co-protagonisti dell’alleanza del sindaco. Così, i suoi attendono un confronto, forse decisivo. Sono tanti i fronti aperti e spicca quello dei finanziamenti e dei programmi di investimento. I pro-Greco vogliono arrivare alla conclusione del mandato, lasciando segni tangibili alla città. Nessuno sembra volersi accontentare. I civici hanno confermato la loro fiducia, al pari dei centristi. La nomina dell’assessore Romina Morselli ha anche ribadito un certo rapporto politico tra il sindaco e l’ala dei fedelissimi. L’altro lato della medaglia, invece, vede numeri che non ingranano e alleati, ormai diventati quasi ex (è il caso dei consiglieri comunali di “Liberamente”). Gli azzurri di Forza Italia rimangono sempre sul chi va là, mai visti di buon occhio dall’ala civica.

Greco, in consiglio comunale, non si è nascosto e anzi, in maniera sempre più convinta, ha fatto un appello ai “responsabili”, al di là degli schieramenti. Sembra presto per capire se ci sarà una risposta. Sicuramente, nel centrodestra ci sono partiti, dalla Lega a Fratelli d’Italia, che tutto sembrano salvo che intenzionati a rispondere all’appello dell’avvocato. Stessa cosa si potrebbe dire per il Movimento cinquestelle e per il Pd, che comunque seguono uno spartito politico, difficilmente comparabile a quello dei gruppi che vanno per la maggiore nel centrodestra. Il sindaco è consapevole che si gioca molto su certi temi, presenti nel programma di tre anni fa. Sui rifiuti ha voluto sondare il campo, cercando di creare un’alternativa alla soluzione “Impianti”-Srr4. Senza troppe vie di fuga, ha dovuto dire sì all’in house. L’amministrazione sta cercando di accelerare su altri settori, dalle infrastrutture (con l’eterno porto ancora bloccato nei meandri della burocrazia regionale e ministeriale) agli strumenti di pianificazione, non a caso Greco cita spesso il Cis, anche se qualche alleato vorrebbe anzitutto chiudere con quello che già c’è a disposizione, come i trenta milioni di “Qualità dell’abitare”. E’ inevitabile che i pro-Greco vogliano contarsi e capire chi vuole continuare a sostenere il progetto. I renziani di Italia Viva, che sostengono Greco e hanno responsabilità su un settore molto delicato, come l’ambiente (con il servizio rifiuti), si sono dati appuntamento nei prossimi giorni. Forse, prima ancora che il sindaco convochi tutti gli alleati intorno allo stesso tavolo, gli esponenti di Italia Viva trarranno le loro conclusioni. Pare infatti che le perplessità non manchino, ad iniziare da come stanno andando le cose nel settore affidatogli, anche se l’intesa tra l’assessore Cristian Malluzzo e il primo cittadino sembra comunque esserci. Una verifica di maggioranza potrebbe servire a mettere le cose in chiaro, seppur i precedenti non siano incoraggianti.

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