Gela. Contatti e interlocuzioni, informali, non mancano pure in questo fine settimana. La maggioranza a tre colori del sindaco Terenziano Di Stefano sta cercando di mettere tutti i tasselli al posto giusto, prima di presentarsi, venerdì prossimo, alla prima seduta del civico consesso. L’obiettivo da raggiungere, una sorta di iniziale messaggio di presenza politica, è la presidenza del consiglio. Il sindaco e i suoi vorrebbero un accordo blindato che preservi da eventuali sorprese o sortite dell’ultimo momento. Lunedì pomeriggio è previsto un vertice ufficiale. Il sindaco, i segretari e i capigruppo, si ritroveranno per tirare le somme. Di Stefano è certo che non ci saranno problemi e che possa passare lo stesso modello che ha condotto all’individuazione degli attuali assessori. In quel caso, non ci furono “traumi” di nessun tipo. La presidenza del consiglio comunale è un traguardo che i distefaniani vorrebbero tagliare con esito finale favorevole alle loro bandiere. Il coordinatore regionale M5s Nuccio Di Paola, a sua volta, ha fatto intendere che un accordo generale si può raggiungere, salvaguardando la stabilità politica di una maggioranza appena costituita ma che conta su numeri importanti e su un perimetro non affatto frastagliato. “Per ora, non ci sono ipotesi”, ha precisato il grillino. In questi giorni, più volte è stata richiamata l’opzione che la coalizione del sindaco possa convergere sull’avvocato Paola Giudice, rieletta in consiglio nella lista pentastellata.
Fra i dem c’è comunque chi vorrebbe giocare la carta del più suffragato alle amministrative, il medico Gaetano Orlando, a sua volta riconfermato tra gli scranni d’aula. L’identikit finale del nuovo presidente dirà sicuramente qualcosa in più pure rispetto ad altri ritagli della “governance” politica interna alla maggioranza. Il risultato elettorale spinge tutti gli alleati ad osare, in giunta così come per le caselle istituzionali e non ancora da riempire oppure da rivedere.