Maggioranza stringe su Incardona a vicepresidente consiglio, opposizione: “Non abbiamo nostri candidati”

 
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Gela. “Siamo gente di parola e quello che diciamo lo confermiamo. La vicepresidenza del consiglio comunale andrà all’opposizione. L’abbiamo deciso all’unanimità”. Il presidente dell’assise civica Salvatore Sammito, che è anche esponente di spicco della maggioranza pro-Greco, ha partecipato alla riunione tenutasi fino a tarda sera in municipio. Intorno allo stesso tavolo, c’erano tutti i consiglieri del sindaco, chiamati a raccolta ventiquattro ore prima della seduta dell’assise civica, prevista per domani sera. C’è il sì alla vicepresidenza in favore dell’opposizione, solo che probabilmente sarà un’altra sfida aperta a quelli del fronte avverso. Le scorie del ricorso contro l’esito elettorale, targato centrodestra, non si possono diluire nell’arco di poche ore. La maggioranza pare voglia creare nuove falle nel drappello di centrodestra. La scelta, anche se verrà ufficializzata solo domani sera in aula, dovrebbe ricadere sul consigliere comunale dell’Udc Salvatore Incardona. L’esponente centrista, due settimane fa durante la prima seduta della nuova assise civica, ha fatto il gran rifiuto, non accettando il patto dell’alleanza di centrodestra, che proponeva la vicepresidenza di Gabriele Pellegrino, consigliere di “Avanti Gela” e più suffragato in assoluto al termine della competizione elettorale. Incardona l’ha detto pubblicamente e come se non bastasse l’Udc, a cominciare dal coordinatore provinciale Silvio Scichilone, ha nettamente preso le distanze dal ricorso proposto dai “teorici” alleati contro il risultato delle urne. Se in aula dovesse passare la proposta Incardona, allora proprio il gruppo Udc potrebbe quasi ufficializzare una nuova collocazione politica, probabilmente più vicina alle posizioni del sindaco. La candidatura del coordinatore cittadino del partito (tra le vere sorprese delle urne) a vice del presidente Salvatore Sammito sembra benvoluta anche dal gruppo di “Un’Altra Gela”, quello numericamente più folto in aula e non dispiace agli altri pezzi della maggioranza. Non sembrano intenzionati a far passare altre soluzioni.

A ricorso ormai depositato, direbbero di no a Pellegrino (che ha già ritirato la candidatura), ritenuto tra i fedelissimi dell’ex deputato all’Ars Pino Federico. Per la maggioranza, ci sarebbe anche l’ex presidente della Provincia dietro al ricorso presentato al Tar. Nel corso della riunione dei consiglieri di Greco, sarebbe stata presa in esame l’eventuale scelta di Paola Giudice, indipendente dopo essere stata eletta nelle liste dell’imprenditore Maurizio Melfa. Domani sera, però, tutto dovrebbe convergere su Incardona. Nelle stesse ore, anche quelli del centrodestra si sono dati appuntamento. Non vogliono arrivare impreparati alla seduta consiliare. Non si perdono troppo in parole, ma il concetto è chiaro. “Non c’è nessun candidato di centrodestra alla vicepresidenza del consiglio comunale – dicono – non ci interessa. Se qualcuno venisse eletto, allora sarà solo a titolo personale”. Quasi una staffa definitiva, non solo sul tentativo di dialogo “costruttivo” con la maggioranza (il ricorso del resto ha inasprito tutto) ma anche sui rapporti con l’Udc. Per le commissioni consiliari, invece, ci sarà da attendere. Bisognerà anzitutto adeguare il regolamento, dopo la riduzione a ventiquattro dei consiglieri comunali.

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