Gela. “Si può essere consiglieri comunali e, poi, non presentarsi mai in aula quando ci sono atti importanti da votare, giustificandosi con una serie continua d’impegni personali? A questo punto, perché si fanno eleggere?”.
Stanno in maggioranza oppure all’opposizione? Il capogruppo del Partito Democratico Giacomo Gulizzi punta ancora il dito in direzione di quei consiglieri da lui stesso già definiti ibridi. “E’ un problema che dura almeno da due anni – continua – ci sono consiglieri che, ancora oggi, fanno fatica a scegliere uno schieramento. Non sanno se convenga di più stare all’opposizione oppure in maggioranza. Purtroppo, la colpa è anche del sindaco che non ha fatto nulla per trovare una soluzione idonea”.
Una dura presa di posizione che arriva all’indomani del voto in aula sul bilancio di previsione. “Il bilancio – ammette Gulizzi – è passato grazie alla presenza di tredici consiglieri responsabili. Ma così non si può andare avanti. Se il sindaco non assumerà decisioni sul punto, continuerò ad essere presente in aula ma votando solo atti tecnici come lo statuto comunale o il regolamento di polizia mortuaria. E’ facile fare i consiglieri comunali e assentarsi sempre quando si tratta di votare i bilanci o i rendiconto”.
Il problema è dell’intera maggioranza. Secondo Gulizzi, il problema non è solo del Partito Democratico. “E’ una questione complessiva – conclude – che riguarda l’intera maggioranza. Almeno, una parte di consiglieri del Pd ha avuto la coerenza politica di schierarsi apertamente contro le decisioni del primo cittadino. Altri, invece, non hanno il coraggio di prendere decisioni. Da mesi, chiedo una riunione di maggioranza ma spesso non tutti si presentano”.