Maggioranza compatta su acqua, salario minimo e beni pubblici: poi salta il numero legale

 
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Gela. La maggioranza del sindaco Di Stefano, domani chiamata in aula consiliare soprattutto sul tema delle variazioni di bilancio, essenziali in assenza di strumento finanziario, in serata ha serrato i ranghi, almeno per buona parte della seduta di question time, conclusasi poi per mancanza del numero legale, quando si è trattato di discutere la mozione del pentastellato Castellana, incentrata sul contrassegno europeo Cude per la disabilità. Sul punto del salario minino per i lavoratori che operano in appalti e servizi in favore del Comune e sulla vicenda idrica, Pd, civici e M5s, hanno mantenuto la posizione, con l’approvazione della mozione di “Una Buona Idea”, sostenuta in primis dai pentastellati, ma anche con il voto favorevole all’iniziativa dell’opposizione per l’attivazione del tavolo di monitoraggio sulla crisi idrica. Gli esponenti distefaniani hanno tenuto a precisare che “gli sforzi fatti dall’amministrazione hanno permesso di superare la fase vera della crisi idrica, alimentata soprattutto dalla siccità”. Il capogruppo del Pd Orlando ha insistito affinché ci sia ancora più attenzione sulla crisi idrica delle aree rurali. Disco verde inoltre per l’iniziativa dei democratici Cuvato e Moscato, volta ad avviare una fase di selezione di offerte per la riapertura del tradizione chiosco di piazza Umberto I. Un bando pubblico per valutare la proposta migliore è un punto che ha ottenuto l’assenso dell’assessore M5s Morgana, pronto a sottolineare comunque che quella della massima trasparenza e degli avvisi aperti a tutti sarà la strada per la gestione dei beni dell’ente comunale, evitando favoritismi o clientelismo. Posizione supportata pure da esponenti di opposizione.

Sono state approvate, in un clima tendenzialmente bipartisan, le mozioni sul miglioramento dei dispositivi di sicurezza nella zona tra via San Valentino e via San Cristoforo (con primo firmatario il civico Faraci), sulla realizzazione di uno spazio ludico per i più piccoli in strutture come la biblioteca (con proponente la dem Fasciana) e sulla collocazione di una panchina contro il femminicidio e in memoria di Giulia Cecchettin, avanzata dal consigliere civico Cascio.

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