Mafia, il Pg chiede la conferma delle condanne nel processo Tetragona

 
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Gela. La conferma di tutte le condanne di primo grado è stata chiesta, ieri pomeriggio davanti ai giudici della corte d’appello di Caltanissetta, dal procuratore generale Lucia Brescia.

Le richieste sono state formulate nell’ambito del processo di secondo grado scaturito da uno dei tronconi della maxi inchiesta antimafia “Tetragona”. Alla sbarra ci sono diversi presunti esponenti delle cosche locali, compresi alcuni importanti collaboratori di giustizia, da Carmelo Billizzi a Rosario Vizzini. Stando al procuratore generale, infatti, l’impianto accusatorio che ha condotto alle condanne di primo grado sarebbe solido e, quindi, da confermare. Nella prossima udienza, già fissata per il 27 febbraio, il magistrato che rappresenta la procura generale porrà le proprie conclusioni anche rispetto a tre collaboratori di giustizia finiti al centro dell’indagine. Tra le parti civili, ci sono diversi imprenditori che sarebbero finiti al centro della ragnatela estorsiva intessuta dai gruppi legati alla criminalità organizzata. Nel corso dell’udienza svoltasi ieri pomeriggio, il legale che rappresenta Carmelo Collodoro, uno degli imputati, ha annunciato di voler rinunciare all’impugnazione, chiedendo che la sentenza di primo grado nei confronti del suo assistito possa già essere definitiva. La corte chiamata a valutare, però, si è riservata: di conseguenza, anche su questo fronte, sarà decisiva la prossima udienza del 27 febbraio.

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