Gela. Un esercito di pentiti per fare luce sugli affari degli Emmanuello. Nel processo antimafia che prende spunto dall’inchiesta “Tetragona” è iniziata la deposizione dei collaboratori di giustizia. Ieri è toccato a Billizzi, Scicolone, Cavaleri, Terlati, Bernascone e Gambino deporre in videoconferenza. Bernascone in particolare ha detto che era una vittima dei Rinvizillo.
“Venivo sfruttato per estorsioni ed altre attività della famiglia mafiosa – ha ricordato il pentito – mi picchiarono più volte e per questo decisi di iniziare a collaborare”.
Complessivamente il tribunale del capoluogo dovrà interrogare ben diciotto collaboratori di giustizia. Si prosegue già oggi con l’esame di nuovi pentiti.
L’indagine inizialmente ha coinvolto 63 persone.
In carcere finirono capi e gregari degli Emmanuello e dei Rinzivillo che avevano ramificato il loro business criminale anche nel nord Italia, Liguria e Lombardia soprattutto. Il processo è stato suddiviso in diversi tronconi, con 30 imputati che hanno scelto di essere giudicati (e condannati) con il rito abbreviato.