Gela. Con il dissesto finanziario del Comune, molto passa da iter procedurali che si sono fatti sempre più complessi. Non sono da meno, in questa fase, gli oneri che dovrebbero portare all’avvio vero e proprio dell’ex casa albergo Eni, oggi “Macchitella lab”. Se ne attende l’apertura da alcuni anni e il sindaco Di Stefano non ha mai nascosto di voler avere la struttura pienamente fruibile, in tempi celeri. I lavori sono conclusi ma mancano gli interventi nell’area esterna. In questi primi mesi del 2025, il consiglio comunale ha varato la variazione di bilancio che permette di disporre di un fondo da 620mila euro per gli ultimi interventi all’interno dell’immobile. Per avere la piena disponibilità delle somme, previste negli accordi stipulati con Eni, è stato però neccessario un ulteriore adempimento. Il settore sviluppo economico, con firma del dirigente Collura, ha rilasciato la determina di accertamento delle somme.
Sono stati definiti i due capitoli di entrata per incamerare i 620mila euro, in questo modo nella piena disponibilità dell’ente che dovrà destinarli alle attività ancora da effettuare nella struttura. Ulteriori stanziamenti saranno necessari per l’area esterna, prima di vedere aperte le porte di una struttura destinata a polo universitario e della formazione, sulla base delle intese strette tra il Comune, Eni, fondazione “Mattei”, Sicindustria e Università Kore di Enna. In assenza di uno strumento finanziario e con l’imprescindibile bisogno di variazioni di bilancio per coprire i diversi capitoli, l’accertamento delle somme, in questo caso destinate a Macchitella lab, era un onere ineludibile.