“M5s ormai uguale a tutti gli altri partiti”, Giudice: “Con Franzone persone comuni che ci credono”

 
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Vincenzo Giudice

Gela. “Il Movimento cinquestelle? Non mi rivedevo più nelle loro scelte. Penso che oggi non ci sia alcuna differenza tra i cinquestelle e gli altri partiti o liste”. Vincenzo Giudice è stato consigliere comunale pentastellato e tra i più convinti nel sostenere, già dai primi anni, il progetto a livello locale. Fu all’assise civica durante la turbolenta sindacatura Messinese, conclusasi anticipatamente con la sfiducia. Nell’ultimo periodo, ha maturato una sorta di progressivo distacco politico dal partito e oggi ha accettato la proposta di Filippo Franzone. E’ stato designato assessore. “In questo gruppo rivedo quasi lo spirito vero del primo Movimento cinquestelle – dice – Franzone ha passione per la città. Non dimentichiamo quello che fece per il referendum finalizzato al passaggio alla Città metropolitana di Catania. Sono cause nelle quali crede ancora adesso. Mi sono trovato subito a casa, insieme a persone comuni che vogliono una città migliore”. Il rapporto con i grillini pare definitivamente messo alle spalle. “Il progetto di Franzone debole perché ha una sola lista? Messinese vinse le amministrative con una sola lista. C’è tanta gente sfiduciata – aggiunge Giudice – che non crede più alla politica. Noi vogliamo dare uno stimolo in più, diverso da quello di tanti partiti che ormai sembrano tutti uguali tra loro. Vogliamo convincere pure chi sembra distante”. Tra i capisaldi programmatici del gruppo, come conferma Giudice, un vero rilancio dell’agricoltura e su questo aspetto l’ex consigliere ha sempre chiesto grande attenzione.

“L’agricoltura è il comparto economico principale in città – conclude – parliamo di un settore che occupa non meno di seimila unità e poi c’è tutto l’indotto. A livello locale la situazione è grave. Mancano servizi, manca l’acqua, mancano vere e proprie strade. Non c’è mai stato un piano per investire sulla trasformazione dei prodotti tipici. Durante la mia esperienza in consiglio comunale riuscimmo a far approvare il declassamento dell’area locale, così da ricomprenderla tra quelle svantaggiate e accedere ad esenzioni e contributi. Ci crediamo ancora e sarà tra i punti da sviluppare nel rapporto con la Regione”. Franzone e il suo gruppo (sostenuti da Popolo della famiglia, Gran Sicilia, Liberasocialisti e Unità siciliana-Le Api) sembrano voler dare voce ad elettori che non vedono più grandi prospettive nei partiti e nelle candidature dei big. Un risultato favorevole non pare a portata di mano ma la candidatura di Franzone potrebbe diventare un fattore negli equilibri generali delle urne.

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